Bere caffè potrebbe essere un modo per contrastare la comparsa di Alzheimer, Parkinson e di altri disturbi. La scoperta di una ricerca.
Le infezioni gengivali, come la paradontite, sarebbero all'origine dello sviluppo dell'Alzheimer. Ecco perché.
Una figlia ha ripreso la felicità della madre con l'Alzheimer ogni volta che le viene detto che diventerà presto nonna.
Un team di ricercatori francesi sostiene che la caffeina potrebbe aiutare nel contrastare il morbo di Alzheimer. Ecco perché.
Il video, che è molto commovente, è stato condiviso su varie pagine Facebook, collezionando migliaia di visualizzazioni, commenti e condivisioni.
Scienziati dell'Università della Florida hanno scoperto che una versione modificata di una proteina delle cellule immunitarie potrebbe essere utilizzata come trattamento per la malattia di Alzheimer.
Se non conosci qualcuno affetto da Alzheimer o Parkinson, potrebbe essere difficile distinguere queste due malattie. Ecco 6 differenze da sapere.
Alcuni anticorpi potrebbero essere in grado di rimuovere le placche amiloidi dell'Alzheimer dal cervello.
I ricercatori sanno che l'Alzheimer non può essere ricondotto a una causa singola. Trovato un altro fattore di rischio.
Una delle domande più frequenti che i proprietari fanno ai veterinari sui loro cani anziani è "possono avere l'Alzheimer?".
A volte è meglio essere ipocondriaci e prestare attenzione a piccole cose che accadono nel corpo perché spesso aiutano a identificare e ad eliminare una malattia pericolosa in una fase precoce.
Una donna di 86 anni sofferente di demenza ha avuto un momento di ripresa quando ha incontrato Babbo Natale in uno studio fotografico.
La patologia potrebbe essere più aggressiva, con sintomi più accentuati. A rivelarlo uno degli ultimi studi americani sulla malattia.
Bill Gates ha investito miliardi di dollari per combattere la poliomielite, la malaria e altre malattie devastanti nel Paesi in via di sviluppo. Ora vuole occuparsi dell'Alzheimer.
Sviluppato un algoritmo che può individuare piccoli cambiamenti strutturali nel cervello causati dalla malattia un decennio prima che i sintomi appaiano.
Dall'Australia uno studio che rivela i benefici per i nonni quando si prendono cura dei propri piccoli nipoti.