Soffre di una grave reazione allergica dopo aver mangiato funghi poco cotti

Cucinare è una parte fondamentale della vita e un’abilità importante da possedere. È importante, però, controllare sempre di aver cucinato correttamente tutti gli ingredienti, come quest’uomo ha purtroppo scoperto. Infatti, un 72enne stava cucinando con i funghi shiitake e, due giorni dopo, ha sviluppato una grave eruzione cutanea.

Gli alimenti più comuni da non cuocere troppo sono il pollo, a causa della presenza di salmonella, e il pesce. Se sei fortunato, finirai con un’intossicazione alimentare, ma se non lo sei, potresti finire in ospedale.

Per il 72enne, l’eruzione cutanea era così grave da non riuscire a dormire. Che tipo di eruzione cutanea ha sviluppato quest’uomo a causa dei funghi poco cotti?

Come riporta Newsweek, l’uomo è finito in ospedale dopo aver sviluppato uno strano rash pruriginoso su tutta la schiena. Le indagini hanno rivelato che l’uomo aveva cucinato con funghi shiitake due giorni prima della comparsa dell’eruzione cutanea.

Secondo un caso clinico pubblicato dal New England Journal of Medicine, l’eruzione cutanea è stata causata da funghi shiitake poco cotti. Il prurito era così forte che l’uomo non riusciva a dormire. L’uomo aveva sviluppato la dermatite shiitake, che può verificarsi “dopo aver mangiato funghi shiitake crudi o poco cotti”.

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La dermatite shiitake è una rara condizione della pelle che colpisce solo il 2% delle persone che mangiano funghi shiitake crudi o poco cotti. Sempre secondo Newsweek, paesi come il Giappone e la Cina hanno tassi più elevati di dermatite da shiitake a causa della prevalenza di questi particolari funghi.

I sintomi della dermatite da shiitake possono includere gonfiore localizzato, febbre, diarrea, formicolio alle labbra e alle mani/piedi, difficoltà a deglutire e, naturalmente, un’eruzione cutanea.

Nel caso del 72enne, gli è stato consigliato di non mangiare funghi shiitake poco cotti e gli sono stati prescritti farmaci per alleviare il prurito poiché l’eruzione cutanea è scomparsa da sola.

Eglė Janušonytė, coautore del caso di studio e residente in dermatologia presso gli ospedali universitari di Ginevra, in Svizzera, ha dichiarato a Newsweek:

“Sebbene questa condizione sia autolimitante, abbiamo prescritto corticosteroidi topici e antistaminici per alleviare i sintomi. Il paziente ha riscontrato un ottimo miglioramento durante le due settimane di follow-up, con lesioni iperpigmentate residue”.

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