36enne pensa al suicidio dopo i sintomi della menopausa precoce, poi la cura

L’irlandese Sallyanne Brady, di professione responsabile delle vendite, ha raccontato che aveva 36 anni quando si manifestò il primo sintomo della menopausa precoce: l’ansia. Poi, una battaglia lunga quattro anni, durante i quali si svilupparono più di 40 sintomi.

La donna a un magazine irlandese ha raccontato: “A un certo punto ho cominciato a chiedermi se la causa di quel primo malessere fossero gli ormoni e mi fu detto: ‘Non essere ridicola, sei troppo giovane’. A 38 anni, però, iniziai a sviluppare sintomi fisici come le sudorazioni notturne“.

E ancora: “All’inizio ho avuto terribili problemi con le orecchie: pressione, acufene, dolore alla mascella. In tutta Irlanda ho visitato specialisti di otorinolaringoiatria. La battaglia è stata molto lunga finché, a 40 anni, ho cominciato la terapia ormonale sostitutiva ma, a quel punto, soffrivo di insonnia, palpitazioni cardiache, dolore alla mascella, problemi ai denti e problemi gastrointestinali”.

“Avevo speso ogni centesimo – ha proseguito Sallyanne Brady – che avevo per cercare di sentirmi meglio: fisioterapia, massaggi, agopuntura, integratori, yoga, cambiamenti nella dieta, specialisti delle allergie, esercizio e persino un nuovo letto, cuscini e purificatore d’aria. Non riuscivo a capire perché non riuscivo a sentirmi meglio”.

“Ho visto endocrinologi, ginecologi… Nessuno è stato in grado di capire cosa c’era che non andasse in me”.

La menopausa può far sì che gli ormoni sessuali si leghino a specifici recettori nel cervello per cambiare il comportamento di una persona. Una diminuzione del progesterone può causare disturbi del sonno, ansia e depressione.

L’età media delle donne che muoiono per suicidio è 52 anni e Sallyanne ha affermato che anche lei stava avendo problemi di salute mentale finché arrivò il suo salvatore sotto forma di medico che le suggerì di provare la terapia ormonale sostitutiva.

“Ricordo di aver pensato: ‘Se non può aiutarmi, questa è la fine della strada’. Era la mia ancora di salvezza. Pensavo al suicidio ma non volevo morire. Semplicemente non avevo più la forza di andare avanti”.

“Quel dottore, però, mi ascoltò e mi disse che avevo un bisogno disperato di ormoni. Ci sono voluti un mese o due prima che il mio corpo si stabilizzasse, ma entro una settimana dall’inizio della cura, sapevo che era quello che il mio corpo voleva”.

E oggi Sallyanne sta meglio e vuole aiutare le donne che soffrono della stessa condizione. Ha anche fondato The Irish Menopause, una rete di supporto che è cresciuta fino a raggiungere una comunità di oltre 20.000 donne.

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