Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia, altri 2 sospetti, i sintomi

“Ho comunicato al ministro della Salute Roberto Speranza l’isolamento avvenuto all’Inmi Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto monkey pox, Vaiolo delle scimmie. Isolato già in precedenza in Regno Unito, Spagna e Portogallo. Finora i casi isolati in Europa sono stati una ventina. La situazione è costantemente monitorata”.

Così, su Facebook l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato.

Il contagiato è un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell’Umberto I.

Lo Spallanzani spiega che il “quadro clinico è risultato caratteristico e il monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee”. La persona, prosegue l’ospedale, “è attualmente ricoverata in isolamento in discrete condizioni generali” e “sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti”.

“Altri due casi sospetti” di vaiolo delle scimmie sono in corso di accertamento da parte dei medici dell’ospedale Spallanzani, sottolineando che “al momento i tre casi osservati e gli altri casi verificatesi negli altri Paesi europei e in Nord America non presentano segni clinici di gravità”. La trasmissione, dice ancora lo Spallanzani, “può avvenire attraverso le goccioline di saliva e il contatto con le lesioni o i liquidi biologici infetti”.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) “continua a monitorare da vicino la situazione in rapida evoluzione”. Lo ha affermato la stessa OMS che “non raccomanda alcuna restrizione per i viaggi e gli scambi commerciali con il Regno Unito sulla base delle informazioni disponibili in questo momento”.

Sintomi

I sintomi del vaiolo delle scimmie – la scheda qui – sono simili a quelle del vaiolo, ovvero, dopo 12 giorni di incubazione si manifestano:

1. Febbre.
2. Mal di testa.
3. Dolori muscolari.
4. Mal di schiena.
5. Linfonodi gonfi.
6. Malessere generale.
7. Spossatezza.

Dall’insorgenza della febbre – dopo 1-3 giorni – appare un’eruzione cutanea pustolare a partire dal viso per poi formare la crosta e cadere.

Il vaiolo delle scimmie può aumentare la probabilità di sviluppare altre infezioni, in alcuni casi si sviluppano infezioni batteriche della pelle e dei polmoni.

La malattia ha una durata di due o quattro settimane, la mortalità è bassa proprio per la messa in atto delle strategie di prevenzione anche se tutt’ora non esiste un trattamento mirato. La malattia è solitamente più lieve del vaiolo umano. Durante l’epidemia del 2003 negli Stati Uniti non si è verificato alcun decesso.

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