Va a dormire ubriaca e si sveglia con una gamba in decomposizione: cosa le è successo?

Una donna di 36 anni si è addormentata dopo una sbornia. Al suo risveglio, si è accorta che la sua gamba era in decomposizione.

Julia Anderson, 36 anni, ha trascorso una serata a bere vodka con gli amici e dopo essere tornata a casa si è appisolata in una posizione non adeguata. Quando si è svegliata, è rimasta inorridita nello scoprire che la sua gamba si era gonfiata e non poteva più camminare. Lo racconta MaxiSciences.

Julia Anderson
Julia Anderson

Sei su Telegram? Segui le notizie di SaluteLab.it sul nostro canale! Iscriviti, cliccando qui!

Sindrome compartimentale

Julia non aveva idea di cosa le fosse successo e, in lacrime, ha contattato la madre che ha subito chiamato i soccorsi.

I medici l’hanno portata rapidamente all’ospedale più vicino, dove hanno eseguito diversi esami e radiografie alle gambe.

Le scansioni hanno mostrato che la circolazione sanguigna si era bloccata in diversi punti delle sue gambe.

Ciò ha portato a una condizione chiamata sindrome compartimentale, in cui le cellule muscolari e nervose sono affamate di ossigeno e di sostanze nutritive dal sangue e cominciano a morire. Quando il sangue ritorna in queste aree, il corpo risponde con una grave infiammazione.

Al Michael Garron Hospital di Toronto, in Canada, i chirurghi hanno aperto il muscolo del polpaccio sinistro di Julia per alleviare la pressione sanguigna.

Parti del muscolo sono state rimosse per alleviare il gonfiore e ridurre la quantità di tossine rilasciate nel sangue.

L’operazione ha lasciato un buco nella gamba sinistra di Julia che ha richiesto un innesto cutaneo per aiutarla a guarire, causando alla paziente un immenso dolore.

La donna ha raccontato al Mirror: “Le lesioni erano così gravi che ho urlato nel cuore della notte per il dolore. Immagina di avere delle formiche nelle gambe ma questa sensazione di formicolio moltiplicata per mille volte, come una forte scossa elettrica nella gamba”.

Non addormentarti mai ubriaco

Julia è rimasta in ospedale per cinque settimane dopo l’operazione salvavita, poi è stata costretta a letto per tre settimane a casa.

L’incredibile dolore che ha provato l’ha costretta ad assumere forti antidolorifici per un anno dopo essere stata dimessa dall’ospedale.

Sebbene Julia ora sia guarita, ha raccontato che cammina ancora “stranamente”, ma le sue condizioni stanno migliorando: “Sono passati anni ma sento ancora che il mio piede è leggermente intorpidito, mi ci sono abituata. Le dita dei piedi stanno iniziando ad arricciarsi da sole, non so se avrò bisogno di un altro intervento chirurgico”.

Dopo aver sopportato il calvario, durato un totale di tre anni, Julia ha lanciato un avvertimento ai festaioli: “Non addormentatevi mai ubriachi, è pericoloso. Mangiate, bevete acqua e cercat di smaltire la sbornia prima di andare a letto”.

Leggi anche: Sei a dieta e vuoi goderti un aperitivo? Scopri i 5 alcolici che puoi bere senza sensi di colpa

Articoli correlati