Tenia, cos’è, sintomi, cura e trattamento

L’ingestione di alcune tipologie di alimenti può associarsi ad un’infezione provocata da vermi nastriformi: ci riferiamo, in particolare, alla cosiddetta “tenia”. Scopriamola in questo articolo!

Cos’è la tenia?

La tenia (comunemente chiamata verme solitario) è un verme nastriforme che, se ingerito, può provocare nell’essere umano un’infezione intestinale. Essa può essere ritrovata in forma larvale nella carne bovina e suina, nel pesce d’acqua dolce, a anche all’interno di altri alimenti e nell’acqua.

Di noma, la teniasi (o infezione da tenia) si manifesta a seguito del consumo di cibi crudi o poco cotti precedentemente contaminati. Una volta raggiunto l’intestino, le larve di tenia assumono la loro forma adulta, che può crescere fino a qualche metro di lunghezza. Ma cosa comporta questa infezione?

I sintomi

Solitamente, la sintomatologia caratteristica dell’infezione da verme solitario insorge intorno all’ottava settimana successiva all’ingestione di alimenti contaminati. I sintomi sperimentati comprendono:

  • Dolori addominali.
  • Disturbi della digestione.
  • Costipazione o diarrea.
  • Eruzioni cutanee.
  • Nausea.
  • Meteorismo.
  • Fastidio perianale durante l’evacuazione (dovuto alla presenza nelle di proglottidi, ovvero quei segmenti che compongono il corpo della tenia).

La tenia è capace di sopravvivere fino a 4 anni all’interno dell’organismo umano, nutrendosi degli alimenti consumati dall’ospite che, di contro, tende a mangiare di più e a dimagrire nello stesso tempo.

Cura e trattamento

I sintomi della teniasi perdurano per tutta la durata della permanenza del parassita, fino alla morte naturale o indotta tramite il trattamento farmacologico. La cura prevede generalmente l’assunzione di niclosamide o in alternativa di praziquantel o di albendazolo.

È importante ottenere un parere medico ed effettuare una diagnosi completa, poiché in alcuni casi la tenia può causare una cisticercosi cerebrale, una condizione di severa entità.

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