Problema di salute per Elisa, annullati i concerti: di cosa soffre?

La cantante Elisa ha recentemente annunciato la necessità di rimandare alcuni dei prossimi concerti a causa di un problema di salute. L’artista friulana, tra le più raffinate voci della musica italiana, soffre infatti di vertigine parossistica posizionale. Di cosa si tratta di preciso? Scopriamo qualche informazione in più su questa condizione nelle prossime righe di questo articolo. Come sempre, il nostro invito è quello di rivolgerti al tuo medico curante nel caso in cui dovessero insorgerti dubbi sulle tue condizioni fisiche.

Di cosa si tratta?

La vertigine parossistica posizionale è una condizione nota anche con il nome scientifico di canalolitiasi. Si tratta, dati alla mano, di una delle principali cause di insorgenza delle vertigini nella popolazione di tutte le età. A cosa è dovuta? A un’alterazione della funzionalità degli organi di equilibrio localizzati a livello dell’orecchio interno.

Le persone che vivono in prima persona questa condizione, nel momento in cui guardano gli oggetti che hanno intorno, hanno l’impressione che questi ultimi seguano un movimento rotatorio. Non è un caso che, nelle Stories in cui ha dato l’annuncio sopra menzionato, la cantante abbia specificato che, pur non essendo risultati gravi i sintomi di cui ha sofferto, “le prime 24 ore sembrava di essere al luna park”.

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Cause

La principale causa dietro all’insorgenza della vertigine parossistica posizionale è lo spostamento degli otoliti, ossia le formazioni, tranquillamente paragonabili a piccoli sassolini, che si trovano nell’endolinfa dell’orecchio interno. Dalla loro sede naturale, si spostano fino ai canali semicircolari.

Il risultato di questo spostamento è una stimolazione anomala dei recettori legati ai movimenti rotatori del capo. A ciò è dovuta la sopra citata illusione di trovarsi circondati da oggetti e/o persone che seguono un movimento rotatorio.

Sintomi

La condizione di cui soffre la cantante Elisa si palesa innanzitutto con vertigini improvvise. Queste ultime durano poco e sono legate a specifici movimenti della testa. Alla luce di quest’ultimo aspetto, si parla di vertigine posizionale.

Sono diverse le circostanze in cui il disturbo può palesare la sua presenza. In questo elenco è possibile citare gesti quotidiani come il fatto di chinarsi per raccogliere oggetti da terra. Lo stesso si può dire per le situazioni in cui, da sdraiati, ci si gira nel letto (bastano questi due casi per rendersi conto di quanto possa essere difficile portare avanti un concerto, un lavoro del corpo a dir poco faticoso).

Assieme alle vertigini, possono comparire altri sintomi, come per esempio la nausea (di cui Elisa ha detto di aver sofferto). Da non dimenticare sono anche la tachicardia e i sudori freddi.

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Come si tratta

Il trattamento della vertigine parossistica posizionale deve essere seguito da un esperto. Il paziente che ne soffre, infatti, deve essere guidato nell’esecuzione di movimenti mirati alla liberazione dei sopra citati canali dagli accumuli di otoliti.

Le manovre in questione, eseguibili tranquillamente in ambulatorio, non richiedono, nella maggior parte dei casi, che il paziente segua particolari accorgimenti una volta a casa. Di sovente, ne è risulta sufficiente solo una per risolvere il problema.

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— SaluteLab (@SaluteLab) December 21, 2022