Coronavirus: come gestire la barba durante l’epidemia
In questi giorni caratterizzati dall’emergenza internazionale per il Covid-19, è tornato fuori un documento, risalente al 2017, redatto dalle autorità sanitarie statunitensi. Cosa riguarda di preciso? La gestione della barba in modo tale da evitare di annullare l’efficacia delle mascherine.
Come gestire la barba quando si indossa la mascherina?
Il documento sopra ricordato, frutto dell’impegno degli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention of the United States (CDC), è stato ripreso nelle ultime ore da diversi media internazionali. In questo novero è possibile citare la CNN, ma anche la testata Daily Mail.
Molto interessante al proposito è un’infografica che, in maniera molto semplice, fa capire come si dovrebbe portare la barba in modo da indossare la mascherina in maniera estremamente efficace.
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Come si può vedere, solo 12 tra gli stili più diffusi per quanto riguarda l’aspetto della barba e i baffi possono ostacolare l’ottimale posizionamento della mascherina. I CDC sottolineano che, in generale, barba e baffi in stile hipster sono fortemente sconsigliati nei casi in cui è necessario indossare una mascherina per proteggersi o proteggere le persone a sé vicine.
Il motivo per cui è opportuno evitare la barba con foggia hipster riguarda il fatto che, sfoggiandola e indossando contemporaneamente la mascherina, i peli sporgono esternamente, rendendo di fatto inefficace l’utilizzo del dispositivo. Come poco fa accennato, si tratta di un documento redatto nel 2017. Di conseguenza, non parliamo di indicazioni preparate in maniera specifica per il Coronavirus.
Barba vietata al personale sanitario del Quebec
Rimanendo sempre in tema di barba ricordiamo che, come sottolineato dal Journal de Montréal il 26 febbraio, ai professionisti del settore sanitario del Quebec è stata proibita la barba.
Stessa situazione in Gran Bretagna, dove ai dipendenti del servizio sanitario nazionale del Regno Unito è stato ordinario di radersi la barba in modo da prevenire la diffusione del nuovo Coronavirus.
