Clistere: la posizione corretta e gli ingredienti da utilizzare

Scopri ora la miglior posizione per sottoporsi a un clistere e gli ingredienti che puoi utilizzare per eseguirlo.

Sono tantissime le persone che, approcciandosi per la prima volta all’utilizzo del clistere, o clisma, si chiedono come procedere. Si tratta di un interrogativo normalissimo anche in considerazione della diffusione della sopra citata procedura.

Per rendersi conto di quante volte viene utilizzata, ricordiamo che, di frequente, le donne si sottopongono a un clistere per liberare l’intestino in vista del parto naturale. Ci si prepara con un clistere anche in vista di specifici interventi chirurgici od esami. Sono numerosi, di riflesso, gli interrogativi che riguardano questa procedura.

Tra i più diffusi, rientrano senza dubbio le domande inerenti la posizione corretta da assumere. Si parla tanto anche degli ingredienti da utilizzare. Nelle prossime righe, risponderemo assieme a queste domande. Ti invitiamo, come sempre a contattare il medico curante in caso di dubbi sulle tue condizioni di salute.

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clistere

In che posizione mettersi per il clistere?

La posizione giusta per il clistere è molto semplice. Basta trovare un piano sul quale sdraiarsi e sistemarsi sul fianco sinistro. Fondamentale, inoltre, è unire le gambe e piegare le ginocchia, portandole vicino al petto. A questo punto, è naturale chiedersi come mai si consigli proprio il fianco sinistro. Il motivo è legato al fatto che, in questo modo, si permette al paziente di trattenere più facilmente il liquido.

Per quanto riguarda quest’ultimo, ricordiamo che può essere acqua tiepida, possibilmente di temperatura mai superiore ai 36°C così da evitare possibili lesioni od ustioni, alla quale si possono aggiungere olio, glicerina e altri prodotti lassativi.

Se il liquido viene trattenuto più a lungo, ha maggiori probabilità di risalire fino al colon e di concretizzare il suo effetto.

Tornando alla procedura vera e propria ricordiamo che, una volta che ci si trova nella posizione giusta, bisogna inserire con delicatezza nell’orifizio anale l’estremità della sonda del clisma. Quest’ultima, ovviamente, deve essere stata precedentemente ben lubrificata.

Cosa succede a questo punto? Che, sempre mantenendo la posizione sopra descritta, bisogna aprire la valvola, così da permettere all’acqua contenuta nella sacca di defluire correttamente. Si prosegue fino a quando non si avverte l’arrivo dello stimolo all’evacuazione.

Arriva quindi il momento di chiudere la valvola della sacca e di estrarre la sonda del clistere dall’orifizio anale. Prima di andare in bagno, il consiglio è quello di eseguire, in corrispondenza dell’intestino, dei massaggi ad hoc finalizzati a dare il classico “colpo di grazia” alla costipazione.

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Gli ingredienti per un clistere efficace

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto un cenno veloce al tema degli ingredienti per un clistere efficace. Oltre a quelli che abbiamo elencato, è possibile chiamare in causa anche la camomilla, i semi di lino, l’argilla.

Al posto della sopra menzionata glicerina, si possono aggiungere dei cucchiai di olio d’oliva. Anche la polvere di caffè è un’opzione spesso chiamata in causa.

Ovviamente prima di procedere all’esecuzione di un clistere è fondamentale chiedere consiglio al proprio medico curante per aver la certezza di ricorrere a ingredienti davvero sicuri.

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