Terremoto in Turchia e Siria: si rischia un’epidemia di colera, cos’è?

Il terremoto in Turchia e Siria ha causato 28mila morti ma il numero, purtroppo, è destinato ancora a salire perché i dispersi sono molti.

Una catastrofe umanitaria a cui, però, si potrebbe aggiungere anche quella sanitaria perché potrebbe anche scatenarsi un’epidemia di colera.

Cos’è il colera

Il colera è un’intossicazione digestiva acuta causata dall’ingestione di acqua o alimenti contaminati da bacilli Vibrio cholerae dei sierogruppi tossigeni O1 e O139 (cholera vibrios).

L’uomo è il principale serbatoio del colera. Ma, in alcune regioni, anche l’ambiente può svolgere questo ruolo, determinando la circolazione dei vibrioni del colera in modalità endemica. Il colera, come scritto, è legato all’assorbimento di acqua o cibo contaminati. I bacilli, o colera vibrios, secernono la tossina del colera nell’intestino, che provoca la perdita di acqua ed elettroliti (fino a 15-20 litri al giorno). Le feci diarroiche rilasciate in grandi quantità diffondono i bacilli nell’ambiente e la trasmissione fecale-orale.

Elevate concentrazioni di popolazione, unite a scarsa igiene ambientale, favoriscono la comparsa e lo sviluppo di epidemie di colera.

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I sintomi del colera

La malattia si manifesta con sintomi quali diarrea grave, vomito, crampi addominali e disidratazione. Se non viene trattata tempestivamente, può essere letale in pochi giorni.

Il periodo di incubazione del colera è breve, da poche ore a cinque giorni.

La maggior parte delle persone infette da Vibrio cholerae presenta pochi o nessun sintomo, sebbene il bacillo possa essere trovato nelle feci per una o due settimane. In caso di malattia, dall’80 al 90% degli episodi sono lievi o moderatamente gravi ed è, quindi difficile, distinguerli clinicamente da altri tipi di diarrea acuta.

Meno del 20% dei pazienti sviluppa tutti i sintomi tipici del colera, con sintomi di disidratazione da moderata a grave: violenta diarrea, vomito ma senza febbre.

In assenza di trattamento, la morte avviene in 1-3 giorni, per collasso cardiovascolare nel 25-50% dei casi. La mortalità è più alta nei bambini, negli anziani e negli individui vulnerabili.

Il colera può essere trattato con successo con una combinazione di fluidi per reidratare il corpo, farmaci per controllare la diarrea e trattamenti per combattere i batteri. La prevenzione del colera comprende l’igiene personale, l’accesso a fonti pulite di acqua potabile e cibo, e le vaccinazioni.

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