Aneurisma: quali sono i sintomi premonitori?

L’aneurisma è un’evenienza potenzialmente molto grave dal punto di vista clinica. Dilatazione anomala e a carattere permanente delle pareti di una vena o di un’arteria, può essere causato sia da traumi, sia da alterazioni.

Da non dimenticare è altresì il ruolo di patologie molto rare, come per esempio la malattia di Takayasu, una forma di vasculite poco diffusa. Pure l’aterosclerosi può aumentare le probabilità di avere a che fare con gli aneurismi.

Quando si chiama in causa l’aneurisma, sono numerose le domande che lo riguardano. Tra queste, spiccano gli interrogativi relativi ai suoi sintomi premonitori. Quali sono? Come riconoscerli? Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare la risposta.

Come sempre, il nostro invito è quello di consultare tempestivamente il tuo medico curante in caso di dubbi sulle tue condizioni di salute o su quelle di una persona a te cara.

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Come si manifesta l’aneurisma?

Uno degli aspetti più critici dell‘aneurisma riguarda il fatto che, molto spesso, prima di provocare sintomi palesi impiega anni. Si sviluppa lentamente fino ad arrivare a rompersi. In alcuni frangenti, si può avvertire del fastidio frutto della compressione delle strutture anatomiche adiacenti al vaso sanguigno interessato dalla problematica alla parete.

Sia nel caso dell’aneurisma aortico, quello statisticamente più frequente, sia quando si ha a che fare, per esempio, con quello cerebrale, non è affatto semplice intercettare in tempo i sintomi premonitori. Dati alla mano, nella maggior parte dei casi la scoperta dell’aneurisma ha carattere accidentale.

Nel momento in cui avviene la rottura, il principale segnale che si avverte è il dolore. Quando si ha a che fare con un aneurisma addominale, la sintomatologia dolorosa riguarda l’appena menzionata parte del corpo, irradiandosi anche a livello della schiena.

Doveroso è ricordare che, in caso di aneurisma addominale rotto, si può avere a che fare con dolore alle gambe e a livello inguinale.

Tornando un attimo alla già citata compressione delle strutture anatomiche vicine al vaso interessato dal problema, facciamo presente che il suddetto fenomeno può dare diversi segnali.

Tra questi spiccano lo stridore mentre si parla, ma anche la dispnea, altrimenti nota come fame d’aria. Il secondo sintomo menzionato si concretizza nei frangenti in cui l’aneurisma coinvolge il torace.

Degna di nota è anche l’insorgenza di cefalea nelle situazioni in cui, invece, l’anomala dilatazione della parete di un vaso sanguigno si verifica a livello intracranico.

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Tempi di presentazione dei sintomi

Quando si tocca il tema dei sintomi dell’aneurisma, è normale chiedersi quali siano i tempi che, generalmente, intercorrono dal momento in cui la parete del vaso sanguigno inizia a dilatarsi a quello in cui avviene la rottura.

In generale, il 50% circa degli aneurismi che esordiscono a carattere asintomatico diventano sintomatici entro un anno. Il 75%, invece, entro 5.

Nella maggior parte delle situazioni, gli aneurismi che causano l’insorgenza di sintomi sono caratterizzati da una dimensione superiore ai 2 centimetri.

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