Team scientifico canadese ha isolato il nuovo Coronavirus

I ricercatori del Sunnybrook Research Institute e di due università dell’Ontario sono riusciti a isolare e a far crescere copie del nuovo Coronavirus che ha spinto l’OMS a dichiarare lo scoppio di una pandemia.

Come rivelato da un comunicato stampa rilasciato dal suddetto istituto, grazie a una collaborazione estremamente agile il team è stato in grado di coltivare due campioni clinici di virus in una struttura di contenimento di livello 3.

L’isolamento del virus che ha causato da dicembre 2019 al 12 marzo 2020 oltre 120.000 contagi in tutto il mondo (quelli non noti potrebbero essere molti di più) potrebbe aiutare a sviluppare test diagnostici, trattamenti e vaccini, partendo ovviamente dalle maggiori conoscenze sul ceppo virale.

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Lo stato dell’epidemia

Mentre l’epidemia sta iniziando a stabilizzarsi in Cina, sembra che il virus abbia trovato un nuovo punto d’appoggio in altri Paesi del mondo, con oltre 4.600 decessi dal 12 marzo.

La Dottoressa Samira Mubareka, medico di malattie infettive a Sunnybrook, ha commentato il risultato sopra ricordato specificando che la risposta immediata è cruciale, ma che le soluzioni a lungo termine provengono solamente dalla ricerca.

Tornando un attimo alle due università dell’Ontario sopra citate, ricordiamo che si tratta della McMaster University e dell’Università dell’Ontario.

Il Dottor Arinjay Banerjee, uno dei ricercatori che hanno lavorato al progetto, ha rivelato di aver sempre sognato di dare il suo contributo professionale nell’ambito di un’epidemia.

L’esperto, che è stato chiamato a dire la sua sul sito ufficiale della McMaster University, ha sottolineato che quello che sta succedendo con l’epidemia è molto triste. Ha altresì specificato di essere contento per la possibilità di contribuire al processo di controllo e di comprensione di questo focolaio.

Concludiamo rammentando che non è certo la prima volta che il virus viene isolato. Ci sono riusciti nelle settimane scorse sia scienziati cinesi, sia scienziati italiani. Tuttavia, dal momento che il virus muta, attualmente esistono diversi ceppi.

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