Ti sei mai chiesto perché la pipì è gialla?

L’urina, di norma, ha un colore giallo. Come mai?

Anzitutto, all’interno del nostro corpo, tre organi sono coinvolti nella produzione di urina: i due reni e la vescica.

Il ruolo dei reni è quello di purificare il sangue e di filtrarlo e lo ‘scarto’ è l’urina, composta da tutti i rifiuti solubili e tossici (come l’urea o la creatinina).

L’urina viene, quindi, trasportata dai reni alla vescica attraverso canali chiamati ureteri. Dopodiché, dalla vescica fino all’espulsione che avviene tramite l’uretra.

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Perché la pipì è gialla?

L’urina è solitamente di colore giallo chiaro, senza odore forte. Ciò avviene per una molecola chiamata urobilina, un pigmento giallo che proviene dal nostro sangue. Infatti, l’emoglobina contenuta nel nostro sangue filtrato si degrada ma vengono preservate le sostanze che lo compongono, come il ferro, molto utile per l’organismo. È questo processo di degradazione che porta alla trasformazione in urobilina, di colore giallo.

Perché dobbiamo fare la pipì?

La vescica umana può contenere in media fino a 50 cl di urina. Infatti, ha la capacità di essere elastica mentre si riempie. Pertanto, la vescica tenderà a distendersi per immagazzinare l’urina. In tal modo, i nervi che compongono la sua parete informeranno il cervello del livello di riempimento. Queste informazioni vengono interpretate dalla neocorteccia. A partire da 30 cl, la voglia di fare pipì comincia a farsi sentire. Diventa pressante intorno ai 50 cl e doloroso oltre.

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