Parassiti ‘ballano’ nello scroto di un 26enne: il caso bizzarro

Il Max Super Specialty Hospital di Nuova Delhi, in India, ha accolto un paziente di 26 anni che lamentava dolore ai testicoli, in particolare sul lato destro.

Il giovane aveva una leggera febbre che indicava la presenza di un agente patogeno nel suo organismo ed è stato confermato dagli esami del sangue. Il numero di eosinofili (globuli bianchi specializzati nell’uccidere batteri e parassiti) era alle stelle. Era il doppio dei valori normali. I medici hanno, quindi, eseguito un’ecografia dei testicoli del paziente.

Le immagini hanno rivelato che il parassita responsabile dell’infezione ‘ballava’. Si tratta di un comportamento tipico dei vermi responsabili della filariosi linfatica, una malattia tropicale trascurata, nota anche con il nome di elefantiasi.

I vermi si increspano nei vasi linfatici provocandone la deformazione, facendo gonfiare dolorosamente le parti del corpo infette. La malattia si manifesta spesso nelle gambe che poi si gonfiano e assumono un aspetto che ricorda le zampe di un elefante.

Diverse specie di vermi causano la filariosi linfatica. Il giovane indiano è stato infettato dal Wuchereria bancrofti.

Come allontanare le zanzare
Foto di WikiImages da Pixabay

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Ma come può un parassita finire nei testicoli? La filariosi linfatica è una malattia trasmessa dalle zanzare. Nutrendosi del sangue di una persona infetta, la zanzara ingerisce le microfilarie, una forma immatura del parassita che si sviluppa poi in larve infettive nel suo intestino.

Una volta mature, le larve si muovono verso la testa della zanzara e poi escono attraverso la sua proboscide mentre pompa il sangue. Le larve diventano adulte e così si riproducono all’interno del corpo umano. I vermi adulti viaggiano attraverso i tessuti linfatici e nel sangue, provocando i danni tipici della malattia.

Per curare il paziente, i medici di Nuova Delhi hanno prima estratto il parassita dai testicoli ma altri vermi sono stati individuati nel suo flusso sanguigno. Il giovane ha dovuto assumere la dietilcarbamazina, un antielmintico, per via orale per tre settimane. Dopo questo trattamento, i vermi hanno lasciato il suo corpo. Fonte: Futura-Sciences.

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