Nata senza vagina, i medici la ricostruiscono con la pelle di pesce

Una donna nata senza vagina è diventata la prima al mondo a sottoporsi a un intervento di chirurgia ricostruttiva per averne una ricavata dalla pelle di pesce.

Una donna nata senza vagina è diventata la prima al mondo a sottoporsi a un intervento di chirurgia ricostruttiva per averne una ricavata dalla pelle di pesce.

Jucilene Marinho, 23 anni, di Ceará, Brasile, ha subito una neovaginoplastica nell’aprile dello scorso anno, dopo essere nata con la Sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser (MRKH), senza la cervice, l’utero o le ovaie (il che significa che non avrà mai figli).

L’intervento, eseguita presso l’Università Federale del Ceara, prevedeva la creazione di un’apertura dove la vagina della 23enne sarebbe dovuta essere prima di inserire uno stampo a forma di genitali rivestito con la pelle della tilapia, un pesce d’acqua dolce.

La pelle del pesce è stata, quindi, assorbita dal corpo della ragazza e trasformata in tessuto che riveste il tratto vaginale.

Dopo aver trascorso tre settimane in ospedale, Jucilene è stata dimessa ed ora è entusiasta dei risultati. Ha detto, come si legge sul Daily Mail: “La mia famiglia e gli amici mi hanno portato a ‘brindare’ con la mia nuova vagina!“.

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La ragazza, caduta in depressione perché pensava mai avrebbe avuto una relazione intima, è stata anche in grado di avere un rapporto sessuale per la prima volta con il suo fidanzato da oltre un anno, Marcus Santos, 24 anni.

A tal proposito, la ragazza ha raccontato che “è stato un momento meraviglioso perché tutto ha funzionato perfettamente. Non c’era dolore ma solo tanto piacere e soddisfazione“.

Nonostante sia nata con la MRKH, alla ragazza la Sindrome è stata diagnosticata solo a 15 anni. Ha avuto una pubertà normale e ha anche sperimentato crampi mestruali nonostante non abbia mai avuto un ciclo.

A proposito della diagnosi, la ragazza ha raccontato: “Ho pianto molto quando l’ho scoperto. Pensavo che il mio mondo fosse finito. Ho sempre sognato di avere un figlio ma ho dovuto accettare che non sarebbe stato possibile“.

Dopo l’operazione, Jucilene ha avuto un sanguinamento interno minore ma le è stato detto che avrebbe potuto avere rapporti sessuali nella fine dell’anno scorso.

La ragazza ha raccontato: “All’inizio avevo molta paura di farlo perché pensavo che avrebbe fatto male e temevo che potesse danneggiare l’apertura. Invece, non ho avvertito alcun disagio e non c’era sanguinamento. Ora mi sento così bene per qualcosa che la maggior parte delle donne dà per scontato“.

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