Matteo Messina Denaro, primo ciclo di chemioterapia in carcere

Primo ciclo di chemioterapia per il boss mafioso Matteo Messina Denaro stamattina, venerdì 20 gennaio, nell’ambulatorio realizzato ad hoc nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila. Il 60enne non ha avuto reazioni collaterali e, stando a quanto si è appreso, è in buone condizioni.

La somministrazione viene definita di mantenimento per la cura del cancro contro cui sta connettendo da oltre un anno il boss, arrestato lunedì scorso a Palermo e dal giorno dopo recluso nel carcere di massima sicurezza Le Costarelle.

A coordinare l’equipe della quale faceva parte anche un anestesista, il professore Luciano Mutti, primario del reparto di oncologia dell’ospedale San Salvatore che ha già visto e visitato tre volte Messina Denaro.

L’allestimento dell’ambulatorio citato dal personale della ASL provinciale è stato terminato nella giornata di ieri: si trova di fronte alla cella di dieci metri occupata dall’ex superlatitante, in regime di 41bis, proprio per evitare spostamenti e, quindi, contatti anche all’interno della struttura carceraria. Non si sa, per questioni di sicurezza, quando si farà la seconda seduta ma sicuramente la prossima settimana.

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Cos’è la chemioterapia?

La chemioterapia è un tipo di trattamento per il cancro che utilizza farmaci per uccidere le cellule tumorali.

Viene somministrata per via endovenosa o per via orale e può essere utilizzata da sola o in combinazione con altre terapie, come la radioterapia o la chirurgia.

La chemioterapia può essere utilizzata per trattare diversi tipi di tumori, tra cui quelli del seno, del colon, del polmone e della leucemia. Tuttavia, essa può causare effetti collaterali come nausea, vomito, stanchezza e perdita di capelli.

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