Cosa succede quando si tiene il ventilatore acceso di notte?

Compagno delle giornate – e delle notti – di molte persone in estate, il ventilatore nasconde delle insidie delle quali è bene essere consapevoli. Quali sono? Scopriamole assieme nelle prossime righe.

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Ventilatore: perché è meglio non tenerlo acceso di notte

Alzi la mano chi non ha mai tenuto il ventilatore al massimo nelle ore notturne! Bene, come evidenziato dal Dottor Mark Reddik, che si è espresso in merito sulla rivista The Sleep Advisor, questa abitudine può rivelarsi rischiosa per la salute. Ecco i pericoli che si corrono.

Attenzione alle allergie

Se di base si è già soggetti allergici – e quindi si tende ad avere a che fare con sintomi che in estate tendono a diventare più fastidiosi – il ventilatore, che muove continuamente l’aia della stanza in cui si dorme, non è il massimo.

Tenerlo acceso di notte fa infatti in modo che pollini, polveri e altre piccole particelle si sollevino e vadano a solleticare ancora di più le mucose nasali, con conseguente peggioramento della sintomatologia allergica.

Irritazione dei seni nasali

Un altro rischio derivante dall’utilizzo del ventilatore di notte riguarda l’irritazione dei seni nasali e le potenziali congestioni. Queste ultime sono dovute al fatto che, per compensare gli effetti dell’aria fredda, il corpo tende a produrre più muco.

Disidratazione, secchezza oculare, congiuntivite

L’aria fresca tutta la notte può provocare disidratazione cutanea, irritazione alla gola e, per quanto riguarda gli occhi, secchezza e, in alcuni casi, anche congiuntivite. Se proprio si ha intenzione di utilizzarlo, il consiglio è quello di applicare la crema idratante e di tenere a portata di mano un bicchiere d’acqua in caso di bisogno la notte.

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