Coronavirus: il pane va passato in forno dopo l’acquisto?

In questi mesi di emergenza per la pandemia da Coronavirus sono numerose le domande che le persone si pongono. Alcune di queste riguardano il trattamento dei vestiti indossati per uscire, altre, invece, quello degli alimenti. C’è chi, per esempio, si chiede se sia o meno opportuno passare il pane in forno dopo averlo acquistato.

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Pane: scaldarlo in forno o no?

In merito al fatto di scaldare o meno il pane in forno dopo averlo acquistato regna un po’ di confusione. Il motivo è legato al fatto che, in alcuni casi – p.e. quello francese – le autorità sanitarie hanno raccomandato di passare in forno l’alimento in questione a 63°C.

Da ricordare è però che il pane cotto dai fornai ad alte temperature non presenta alcun rischio per quanto riguarda una possibile contaminazione da Coronavirus. I panettieri, come tanti altri professionisti che operano nella filiera alimentare, sono perfettamente consapevoli dell’importanza di fare attenzione alle normative igieniche.

Questo significa, in concreto, lavarsi regolarmente le mani, indossare i guanti per servire la clientela, usare borse ad hoc per conservare il pane. In queste condizioni, il rischio di avere a che fare con la trasmissione del virus è trascurabile.

Per tenere basso il livello di rischio è cruciale seguire personalmente la profilassi igienica, non dimenticandosi per esempio di lavarsi le mani più volte al giorno e di uscire con mascherina e guanti.

Se in questo momento ci si sente felici all’idea di coccolarsi un po’ portando in tavola una gustosa pagnotta, nessuno vieta di farlo. Chi si sente più sicuro a passarla prima in forno, può tranquillamente optare per questa alternativa e non dimenticare mai che, quando si parla di prevenzione del contagio, con le proprie azioni quotidiane ognuno può fare qualcosa.

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