Chi deve fare la terza dose del vaccino anti Covid-19?

Dal Ministero della Salute parte il via per la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid-19. Una decisione che si rifà a quanto stabilito dall’EMA il 4 ottobre 2021: anche gli over 60 e persone con “elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti” possono ricevere la terza dose.

Terza dose vaccino anti Covid-19, chi può riceverla?

Con una circolare del 14 settembre 2021 il Ministero della Salute aveva fornito le prime indicazioni in merito alla somministrazione di dosi addizionali e di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19.

La dose addizionale era stata già indicata nei soggetti trapiantati e immunocompromessi, quale somministrazione prioritaria.

Il 4 ottobre, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), ha espresso il proprio parere validata da prove scientifiche sulla somministrazione della terza dose autorizzando la possibilità di somministrazione di una dose booster di vaccino a mRNA, a distanza di almeno 6 mesi dalla seconda dose (ovvero dal completamento del ciclo primario), indicandone l’utilizzo prioritariamente gli immunodepressi e immunocompromessi, over 80 anni e personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani.

Oggi anche per over 60 e persone con “elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti”.

La circolare del Ministero spiega che questa decisione “è motivata dal fatto che esse sono caratterizzate da un aumentato rischio di sviluppare forme gravi di COVID-19. Sia le categorie incluse nella precedente circolare che quelle sopra menzionate sono quelle per le quali viene raccomandata anche la vaccinazione anti-influenzale:

  • over 60;
  • immunodepressi e immunocompromessi, trapiantati e malati oncologici;
  • personale e ospiti delle Rsa;
  • soggetti fragili, ovvero con una patologia concomitante (diabete, cardiopatici, patologie respiratorie, ecc);
  • malattie respiratorie (Fibrosi polmonare idiopatica; malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia);
  • malattie cardiocircolatorie (Scompenso cardiaco in classe avanzata; pazienti post-shock cardiogeno);
  • malattie neurologiche (Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone);
  • sclerosi multipla;
  • distrofia muscolare;
  • paralisi cerebrali infantili;
  • miastenia gravis;
  • patologie neurologiche disimmuni;
  • diabete e altre endocrinopatie severe (Diabete di tipo 1; diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze;
  • morbo di Addison;
  • panipopituitarismo;
  • malattie epatiche (cirrosi epatica);
  • malattie cerebrovascolari (Evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva; Stroke nel 2020-21; Stroke antecedente al 2020 con ranking ≥ 3);
  • emoglobinopatie (Talassemia major; Anemia a cellule falciformi; Altre anemie gravi);
  • fibrosi cistica;
  • sindrome di Down;
  • grave obesità;
  • disabilità fisica, sensoriale, intellettiva e psichica (Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3).

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