5 buoni motivi per mangiare l’aglio: perché fa bene alla salute

L’aglio è una pianta utilizzata per millenni in molti modi diversi.

Sebbene sia associato all’alitosi, l’aglio ha proprietà medicinali naturali. Lo troviamo spesso nella nostra alimentazione ed è molto facile da reperire.

Antitumorale naturale

Il consumo di aglio fresco, al ritmo di due spicchi al giorno, preverrebbe alcuni tipi di cancro.

Infatti, i composti solforati dell’allicina, contenuto nell’aglio, rallenterebbe lo sviluppo delle cellule tumorali proteggendo contro i potenziali agenti cancerogeni. I tumori interessati sono principalmente quelli della gola, del colon, della mammella, della prostata, delle ovaie, dello stomaco o dell’intestino.

Combatte batteri e infezioni

L’aglio ha proprietà antimicrobiche, antisettiche, antinfiammatorie, antibatteriche, antibiotiche, antimicotiche e antivirali. L’allicina rallenta lo sviluppo di batteri patogeni (in particolare intestinali), muffe e lieviti.

Quindi, è un grande alleato nella lotta contro molte malattie infettive come: raffreddore, angina pectoris, mal di gola, ma anche acne o verruche (grazie alle sue proprietà depurative), psoriasi (grazie ai composti solforici che calmano le infiammazioni della pelle) e intossicazione alimentare (soprattutto salmonellosi).

aglio

Aiuta il sistema cardiovascolare

Il consumo quotidiano di aglio ridurrebbe il colesterolo nel sangue e i trigliceridi.

L’adenosina contenuta negli spicchi d’aglio ha un piccolo effetto vasodilatatore che permette una migliore circolazione sanguigna. Inoltre, l’aglio contiene le prostaglandine che hanno la proprietà di fluidificare il sangue, migliorando ulteriormente la circolazione sanguigna.

Agisce sui disturbi quotidiani

L’aglio, grazie all’allicina, ha anche un notevole ruolo antinfiammatorio e antiossidante. Facilita la digestione e agisce su tosse, raffreddore e bronchite se consumato in modo sciroppato o come succo.

Buono per la linea

Il consumo di aglio fa bruciare più calorie. Inoltre, rende più facile raggiungere la sensazione di sazietà inviando segnali al cervello. Insomma l’alleato ideale per non mangiare troppo durante un pasto.

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