Torna l’ora legale: consigli per gestire l’ora di sonno ‘persa’

La notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo ci sarà il passaggio dall’ora solare a quella legale. Alle 2 del mattino, quindi, sarà necessario far avanzare gli orologi di un’ora (fino alle 3). Pertanto, ‘perderemo’ un’ora di sonno. Tuttavia, questa transizione potrebbe essere agli sgoccioli, visto che molti Stati membri dell’Unione Europea passeranno definitivamente all’ora legale nel 2021.

Nel frattempo, come gestire quest’ora in meno?

Ogni anno, in primavera e in autunno, è lo stesso rituale:

  • in primavera, verso la fine di marzo, avanziamo di un’ora: alle 2 in punto sono le 3 in punto e sosteniamo che ‘perdiamo’ un’ora di sonno;
  • in autunno, verso la fine di ottobre, torniamo indietro di un’ora: alle 3 in punto sono le 2 in punto e parliamo di un’ora di sonno ‘guadagnato’.

Ma presto, come accennato poco su, non sarà più così per effetto di una direttiva europea che mira ad armonizzare le ore degli Stati membri entro il 2021. Tuttavia, ogni Stato avvierà molto probabilmente una consultazione per dare la possibilità ai propri cittadini di scegliere il da farsi. Ad esempio, in Francia, il 57% degli 1,5 milioni di persone che hanno votato sul sito dell’Assemblea nazionale ha votato a favore dell’ora legale.

Ora, studi scientifici dimostrano che questo cambio di tempo sia più fastidioso per il nostro ritmo biologico rispetto al jet lag.

Ebbene, chi è particolarmente incline all’ansia potrebbe soffrirne per via dell’azione meccanica del cambiamento dell’ora. Tuttavia, la maggior parte dei dispositivi ormai (smartphone, tablet, computer) si autoregola e, quindi, questo dovrebbe essere già utile per allentare lo stato ansiogeno. Mentre, per quei dispositivi dove ciò non avviene, il consiglio è cambiare l’orario già il giorno prima.

Molti medici e psicologici, poi, consigliano di anticipare il cambio di orario, specialmente per i bambini che possono finanche perdere l’appetito o essere scontrosi. L’ideale è cambiare gradualmente il ritmocosì da evitare una modifica troppo brutale. Ad esempio, allungando (o anticipando) l’ora di mangiare e di andare a letto.

Infine, è comune avvertire la stanchezza. Pertanto, è necessario riposarsi e sforzarsi di adottare uno stile di vita (lavoro, pasti, andare a letto, svegliarsi) corrispondente al nuovo orario. I sintomi scompariranno nel giro di pochi giorni.

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