“Vaccinate i vostri figli”: l’appello di una madre dopo la morte della figlia per complicanze da morbillo
La perdita di una figlia a soli 10 anni a causa di una complicanza rara del morbillo ha spinto una madre inglese a lanciare un appello toccante: “Vaccinate i vostri figli”.
Cosa succede se un bambino prende il morbillo prima di poter essere vaccinato? È una domanda che oggi tormenta Rebecca Archer, mamma della piccola Renae, morta a soli 10 anni a causa di una devastante complicanza neurologica insorta anni dopo aver contratto il morbillo.

Una tragedia che si poteva forse evitare
Renae aveva contratto il morbillo a cinque mesi. Troppo piccola per ricevere il vaccino MMR (morbillo, parotite e rosolia), che in genere si somministra tra i 12 e i 15 mesi. Dopo alcuni giorni di febbre e spossatezza, sembrava essersi ripresa completamente. Ma dieci anni dopo, la sua salute è crollata.
La diagnosi è stata devastante: panencefalite subacuta sclerosante (SSPE), una rara malattia neurologica degenerativa causata da un’infezione da morbillo contratta in età infantile.
“Se ci fossero stati meno casi, se più bambini fossero stati vaccinati, Renae non avrebbe contratto il morbillo. E oggi sarebbe ancora qui”, ha dichiarato Rebecca con voce rotta.
Cos’è la SSPE e perché è così temibile
La SSPE colpisce il sistema nervoso centrale ed è una conseguenza ritardata del morbillo. I sintomi possono comparire anche dopo molti anni dall’infezione iniziale e includono:
- Crisi epilettiche
- Deterioramento cognitivo e motorio
- Perdita progressiva della vista e della parola
- Stato vegetativo e, infine, morte
Si tratta di una condizione estremamente rara, ma quasi sempre fatale. E la cosa più allarmante è che può svilupparsi anche nei bambini che sembrano essere guariti dal morbillo senza complicazioni immediate.

Una storia che spezza il cuore
Rebecca racconta come la figlia abbia cominciato a manifestare crisi epilettiche a scuola. “All’inizio erano una alla settimana”, ha spiegato. Dopo la terza, è stata sottoposta a una risonanza magnetica. Da lì, il sospetto: qualcosa non andava nel cervello di Renae.
“Non riusciva più a parlare, poi ha smesso di mangiare. Era come se il suo corpo si spegnesse lentamente”, ha raccontato.
In terapia intensiva, i medici le hanno comunicato la terribile verità: si trattava di SSPE, la malattia scatenata da quel morbillo preso dieci anni prima. Non c’era più nulla da fare.
A settembre dell’anno scorso, Rebecca ha dovuto affrontare il momento più doloroso: staccare le macchine che tenevano in vita sua figlia.
La voce di una madre per salvare altri bambini
Da quel giorno, Rebecca ha deciso di raccontare la sua esperienza per evitare che altre famiglie vivano lo stesso incubo. “È come un incubo da cui non mi sveglio mai”, ha detto. “Tutto per un virus che poteva essere evitato con un vaccino“.
Il suo obiettivo è chiaro: spingere i genitori a vaccinare i loro figli. E il suo appello arriva in un momento delicato: nel Regno Unito, come in Italia, la copertura vaccinale per l’MMR è in calo.

Il richiamo delle autorità sanitarie
Anche il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) della Greater Manchester ha raccolto la testimonianza di Rebecca per sensibilizzare il pubblico. La dottoressa Manisha Kumar, responsabile medico del distretto, ha spiegato:
“Storie come quella di Rebecca mostrano perché è urgente recuperare la fiducia nei vaccini. Non proteggono solo i nostri figli, ma anche i più fragili della comunità”.
La dottoressa ha sottolineato l’importanza di controllare lo stato vaccinale dei propri figli:
- Sono necessarie due dosi per una protezione efficace e duratura contro morbillo, parotite e rosolia.
- Il vaccino non solo protegge chi lo riceve, ma riduce la circolazione del virus.
I numeri del morbillo in Europa: una minaccia che ritorna
Negli ultimi anni, i casi di morbillo sono aumentati anche in Italia, come segnalato dall’Istituto Superiore di Sanità. La malattia, spesso sottovalutata, può provocare complicanze gravi e fatali tra cui:
- Otite media
- Polmonite
- Encefalite
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per fermare la diffusione del morbillo è necessario raggiungere almeno il 95% di copertura vaccinale con due dosi.
Miti da sfatare sul vaccino MMR
Molte famiglie esitano a vaccinare i figli a causa di informazioni errate o miti che circolano online. Alcuni dei più comuni:
- “Il vaccino MMR causa l’autismo”: una bufala smentita da decine di studi scientifici, incluso uno studio su oltre 650.000 bambini pubblicato su Annals of Internal Medicine.
- “Il morbillo è una malattia banale”: falso. Anche nei Paesi sviluppati, può portare a complicanze gravissime.
- “Meglio l’immunità naturale”: l’infezione da morbillo può avere conseguenze permanenti, come dimostra la storia di Renae.
Età del bambino | Vaccino raccomandato | Note |
---|---|---|
12-15 mesi | 1ª dose MMR | Obbligatoria per l’iscrizione scolastica |
5-6 anni | 2ª dose MMR | Richiamo per garantire immunità a lungo termine |
FAQ
Cos’è la SSPE?
È una malattia neurologica rara e fatale che può insorgere anni dopo aver contratto il morbillo.
Il morbillo è ancora pericoloso oggi?
Sì. Nonostante sia prevenibile con il vaccino, continua a causare epidemie e complicanze gravi.
Il vaccino MMR è sicuro?
Sì. È tra i vaccini più studiati al mondo e protegge efficacemente da morbillo, parotite e rosolia.
Posso vaccinare mio figlio se ha superato l’età raccomandata?
Sì. Parla con il tuo pediatra: il recupero vaccinale è possibile e consigliato.
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Fonte: Mirror.