Sindrome dell’ovaio policistico, quale dieta seguire?

La sindrome dell’ovaio policistico è una condizione molto frequente. Numeri alla mano, riguarda dal 5 al 10% delle donne in età fertile. Oltre all’ovaio con un aspetto micropolicistico visibile a fronte di un esame ecografico, la sindrome ha come conseguenza l’irregolarità del ciclo mestruale e la secrezione di una quantità eccessiva di ormoni maschili.

Si può migliorare il quadro con la dieta? In queste righe, cercheremo di rispondere alla domanda in questione. Come sempre, ti invitiamo a contattare il tuo medico di fiducia qualora dovessero insorgere dubbi relativi al tuo stato di salute.

Dieta contro l’ovaio policistico: ecco cosa sapere

Quando si riceve una diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico, la notizia può risultare estremamente impattante a livello psicologico. Parliamo infatti di una condizione che può compromettere la fertilità femminile. Per fortuna, nel corso degli anni la scienza ha scoperto che l’alimentazione può migliorare, e non poco, la situazione di partenza. Un consiglio utile da seguire prevede innanzitutto il fatto di incrementare il consumo di fibra.

Le donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico dovrebbero altresì fare attenzione all’apporto di zuccheri, cercando di ridurre quelli semplici per favorire invece il consumo di quelli complessi.

Proseguendo con l’elenco delle caratteristiche che dovrebbe avere la dieta ideale contro l’ovaio policistico, rammentiamo l’importanza di tenere sotto controllo l’apporto dei grassi. Se possibile, è il caso di evitare di esagerare con il consumo di quelli saturi.

Essenziale è non saltare mai la colazione e mettere in tavola pasti completi dal punto di vista dei nutrienti. Entrando nel vivo di questi ultimi, vediamo prima di tutto i carboidrati. In una donna con sindrome dell’ovaio policistico, dovrebbero rappresentare il 50% dell’introito calorico quotidiano. Come già accennato, è il caso di preferire quelli complessi ai semplici.

Cosa dire, invece, delle proteine? Che, idealmente, non dovrebbero superare il 20% dell’introito calorico quotidiano. Per la precisione, bisognerebbe mantenersi entro una quantità pari a 1,5 grammi di proteine per singolo grasso corporeo.

Gli alimenti da evitare o da consumare con moderazione

Quando si parla della dieta contro l’ovaio policistico, è doveroso soffermarsi anche sugli alimenti che andrebbero evitati o consumati moderatamente. Tra questi spiccano i condimenti grassi, dal burro fino alla pana.

Un’altra tipologia di alimenti la cui assunzione andrebbe tenuta sotto controllo in caso di ovaio policistico sono gli insaccati.

In virtù del loro essere caratterizzati da calorie vuote, anche gli alcolici e i superalcolici dovrebbero essere messi al bando.

L’importanza dello stile di vita

Anche lo stile di vita in generale ha un ruolo nodale quando si parla di gestione del quadro della sindrome dell’ovaio policistico. Fondamentale è concentrarsi sull’attività fisica. Se possibile, è il caso di scegliere esercizi di tipo aerobico, esercizio fisico che migliora tantissimo la risposta dei tessuti umani all’insulina. A proposito di questa tematica, rammentiamo l’importanza di sottoporsi periodicamente alla curva da carico glicemica.

Concludiamo ricordando l’importanza di non fumare e di mantenere il peso forma, concentrandosi nello specifico sulla riduzione della circonferenza addominale che, quando aumenta troppo, espone anche a un maggior rischio di problematiche cardiovascolari.

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