Sindrome dell’abete: attenzione all’allergia che si verifica a Natale

Il Natale s’avvicina e già in molte case è stato addobbato il classico albero, o meglio il classico abete, il re delle foreste. Tuttavia, bisogna stare attenti ai molti allergeni che ospita perché possono scatenare alcuni problemi respiratori.

Funghi, muffe e parassiti

Come riportato su Femme.actuelle.fr, le ghirlande e le palline vanno di pari passo con i batteri e i funghi. L’albero di Natale, se non è finto, è pieno di allergeni per via del polline, degli insetti, delle muffe… Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Annal of Allergy, Ashma and Immunology del 2011, condotto dal Dr. Kurlandsky, i ricercatori hanno scoperto la presenza di 53 diversi tipi di funghi su 28 alberi analizzati.

Gli abeti, infatti, sono colonizzati da batteri, funghi e insetti. Ciò perché – e non andrebbe mai dimenticato – l’albero è un essere vivente e ha bisogno, pertanto, di calore e umidità. Più a lungo l’albero di Natale rimane in una stanza calda e umida, più batteri, microbi e parassiti si diffondono.

Reazioni allergiche simili alla febbre da fieno

Starnuti, naso che cola o chiuso, occhi irritati, tosse, lacrimazione, difficoltà a dormire, stanchezza, difficoltà a respirare… La sindrome degli abeti è simile a un’allergia stagionale. I sintomi sono simili. Questa sindrome può causare problemi respiratori, come l’asma e la dermatite da contatto, un’infiammazione della pelle. Le persone che soffrono di allergie stagionali e i bambini con l’asma sono maggiormente a rischio.

Dobbiamo dire addio all’albero quest’anno?

Due opzioni. La prima è scegliere un albero di Natale artificiale. Tuttavia, bisogna assicurarsi di pulirlo perché la polvere si può depositare su di esso e attirare gli acari. Lo stesso va fatto con gli addobbi.

La seconda opzione è meno radicale: possiamo lavare l’albero e lasciarlo asciugare all’esterno. Una volta asciutto, possiamo portarlo in casa, in una stanza in cui le persone che soffrono di allergie non hanno un contatto diretto con l’albero. Indipendentemente dall’albero scelto, non dovrebbe restare più di 7 giorni a casa. Ma sappiamo benissimo che non è così…

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