Sai che i coccodrilli potrebbero salvarci dalle malattie mortali?

I coccodrilli sono presenti sul Pianeta da 83 milioni di anni. Abitano le terre, i fiumi e sono il frutto di molteplici antiche leggende: si dice che un loro antenato gigantesco attaccava persino i dinosauri (ma era lungo ben 11 metri).

Ebbene, oltre al suo spesso ‘guscio’, ai denti aguzzi e agli artigli, il coccodrillo ha anche un incredibile sistema immunitario che li rende resistenti ai patogeni dei fiumi dove vive.

Infatti, nonostante le ferite aperte nelle acque infette, i coccodrilli non si ammalano. Come mai?

Secondo i ricercatori della La Trobe University di Melbourne, in Australia, questi rettili preistorici sono dotati di “defensina“, piccole proteine ​​responsabili della rilevazione delle infezioni e dell’allerta dell’intero sistema immunitario. Un meccanismo unico che non è stato rilevato in altre specie ma che potrebbe fare al caso nostro.

Foto di Monika da Pixabay

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Scott Williams, autore principale di uno studio su questo argomento, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha spiegato: “I coccodrilli hanno grandi difese antimicotiche. Abbiamo analizzato le strutture delle defensine dei coccodrilli e assomigliano sorprendentemente alle stesse proteine negli esseri umani, il che significa che potremmo usarli come modello per trattare le infezioni fungine”.

Il segreto: CpoBD13

Coccodrillo.
Coccodrillo.

Denominata CpoBD13, questa densina ha una potente attività antimicrobica. Rileva prima l’area in cui le cellule sembrano infette e poi attacca i funghi patogeni.

“Le defensine del coccodrillo sono in grado di cambiare la loro attività a seconda del pH dell’ambiente, quindi potremmo progettare altre defensine che si accendano o si spengano in base alla presenza di un’infezione”, ha concluso l’esperto.

Non male, vero?

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