Ozonoterapia per curare l’ernia al disco, muore dopo 5 giorni in ospedale

La speranza di risolvere un problema di salute comune si è trasformata in una tragedia a Piazzola sul Brenta, dove Silvia Tecchio, 42 anni, ha perso la vita dopo una seduta di routine per curare un’ernia al disco. La donna, sottoposta a infiltrazioni, è deceduta cinque giorni dopo l’intervento, il 15 novembre, gettando la comunità in lutto e sconcerto.

I Dettagli Scioccanti dell’Autopsia

Il medico legale Antonello Cirnelli, incaricato di eseguire l’autopsia, ha rivelato dettagli scioccanti sulla causa della morte di Silvia Tecchio. L’ago utilizzato durante l’infiltrazione di ozonoterapia, lungo poco più di un paio di centimetri, avrebbe iniettato gas nel midollo spinale, raggiungendo direttamente il cervello e causando un ictus con pneumoencefalo, un accumulo di aria tra il cervello e le sue membrane protettive.

Aperta un’Inchiesta per Omicidio Colposo

Di fronte a questa tragedia, è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo. Il dottor Luca Rigobello, specialista responsabile dell’infiltrazione, è ora al centro delle indagini. Il medico, 72 anni, residente a Costa di Rovigo, si difende con il supporto legale dell’avvocato Stefano Malfatti.

Le Indagini in Corso e la Comunità in Dolore

La perdita di Silvia Tecchio ha scosso profondamente la comunità di Piazzola sul Brenta. Mentre le indagini sull’omicidio colposo sono in corso, la domanda sulla sicurezza dei trattamenti medici emerge con forza. La speranza è che giustizia venga fatta per Silvia e che questo tragico evento porti a una maggiore consapevolezza sulla sicurezza dei pazienti durante le procedure mediche.

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