Occhio di pernice: come toglierlo?

Come si toglie l’occhio di pernice? Ecco una domanda che tantissime persone si pongono. Nelle prossime righe, vediamo la risposta a questa domanda. Dal momento che si tratta di informazioni non mediche ti consigliamo, in caso di dubbi, di contattare tempestivamente il tuo specialista di fiducia.

Cos’è l’occhio di pernice?

Dal punto di vista medico, l’occhio di pernice può essere definito come un tiloma, ossia un ispessimento circoscritto della pelle (altrimenti noto come ipercheratosi). Si sviluppa soprattutto in corrispondenza delle dita dei piedi. Parliamo infatti di una zona particolarmente soggetta a sollecitazioni meccaniche, tra cui la pressione e lo sfregamento.

Molto importante è ricordare che, quando si parla dell’occhio di pernice, si inquadra una condizione differente rispetto al callo. A differenza di quest’ultimo, infatti, è molto più profondo.

Chiedersi come toglierlo è naturale in quanto, a lungo andare, la presenza dell’occhio di pernice può rivelarsi estremamente fastidiosa. Sono tante le persone che ne hanno uno e che fanno fatica a camminare. Nelle prossime righe, scopriamo la procedura da seguire per toglierlo.

Come eliminare l’occhio di pernice

Togliere l’occhio di pernice non è difficile se lo si prende in tempo. La cosa principale da fare è ammorbidire la pelle. Essenziale, inoltre, è evitare il contatto tra quest’ultima e le calzature. Ciò vuol dire che è importante usare quotidianamente una crema emolliente e portare scarpe comode.

Quando ci si chiede come togliere l’occhio di pernice, un doveroso cenno deve essere dedicato ai pediluvi. In commercio esistono preparati mirati a base di acido salicilico che permettono di intervenire nei casi in cui si ha a che fare con il problema al quale è dedicato questo articolo.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i rimedi per eliminare l’occhio di pernice. Oltre a quelli che abbiamo appena citato, ricordiamo l’utilità dei cerotti in gomma, così come la possibilità di ricorrere a pomate specifiche caratterizzate sempre dalla presenza, tra gli ingredienti, di acido salicilico.

Attenzione, però: il discorso cambia nei casi in cui si ha a che fare con il diabete o con patologie come l’arteriopatia. In questi frangenti, infatti, i rimedi sopra citati possono non essere adatti. Alla luce di ciò, prima di procedere è sempre il caso di chiedere consiglio al proprio medico curante.

Quando ricorrere alla chirurgia

Per togliere l’occhio di pernice, si può ricorrere anche alla chirurgia. Questa evenienza si presenta nel momento in cui si ha a che fare con un occhio di pernice infetto o caratterizzato dalla presenza di un’ulcera. In questi frangenti, è necessario procedere innanzitutto con una cura antibiotica.

La procedura di rimozione da parte del medico si effettua in contesto ambulatoriale. Ciò vuol dire che il paziente può tornare subito a casa e non deve trascorrere periodi di degenza. Il professionista procede incidendo la zona interessata dall’ispessimento cutaneo.

La rimozione chirurgica dell’occhio di pernice non comporta alcun dolore. Come mai? Perché si lavora sulla pelle dello strato corneo, una zona del corpo dove non sono presenti i recettori del dolore nocicettivo.

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