Morbillo: cause, sintomi, incubazione, prevenzione e trattamento

Il morbillo è un’infezione virale che può colpire sia i bambini, sia gli adulti. Negli ultimi decenni, la vaccinazione è stata fondamentale per diminuire la sua incidenza. Nelle prossime righe, vediamo qualche specifica relative alle cause, ai sintomi, al trattamento.

Cause del morbillo

Il morbillo è una malattia contagiosa causata da un virus della famiglia paramyxoviridae. Patologia che causa danni al tratto respiratorio, può diffondersi nell’aria quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Ricordiamo che ci si può infettare anche con oggetti contaminati.

Il paziente è estremamente contagioso soprattutto durante il periodo di incubazione che dura circa 10 giorni. Lo stesso si può dire per i primi giorni della malattia, soprattutto per i 4 iniziali.

I bambini piccoli non vaccinati sono maggiormente a rischio per quanto riguarda il contagio da morbillo. In ogni caso, è bene specificare che tutte le persone non vaccinate sono suscettibili all’infezione. Tra i soggetti maggiormente esposti troviamo per esempio le donne in gravidanza.

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Sintomi

I primi sintomi del morbillo si riscontrano circa 10 giorni dopo l’infezione. Ecco quali sono:

  • Febbre
  • Naso che cola
  • Occhi rossi come quando si ha a che fare con la congiuntivite
  • Tosse secca
  • Affaticamento generale
  • Mal di gola

A seguito della comparsa di questa sintomatologia, nella parte interna delle guance del paziente compaiono le cosiddette macchie di Koplik. Pochi giorni dopo inizia a fare la sua comparsa un’eruzione cutanea che coinvolge inizialmente la zona dietro le orecchie. Nel corso del tempo, arriva a coinvolgere anche il tronco.

In generale, la manifestazione cutanea scompare dopo 5/6 giorni. Lo stesso vale per gli altri segni della patologia tranne la tosse, che di solito va avanti fino alla remissione della malattia. In linea di massima, la guarigione avviene a circa 10 giorni dalla comparsa della sintomatologia.

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per il morbillo. Dal momento che la malattia è di origine virale, gli antibiotici non risultano efficaci. Tuttavia, i medici possono prescrivere l’utilizzo di paracetamolo e ibuprofene per alleviare i sintomi, in particolare la febbre.

Nei bambini, onde evitare il rischio di avere a che fare con la sindrome di Reye, è bene evitare la somministrazione di aspirina.

Prevenzione

Il modo migliore per prevenire il morbillo è la vaccinazione. Il punto di riferimento primario è il vaccino MMR (morbillo, parotite, rosolia), che viene somministrato ai bambini a 12 mesi e a tra i 16 e i 18.

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