L’evoluzione umana dipende dal consumo di carne?

Fino a questo momento si è ritenuta valida la teoria secondo cui, due milioni di anni fa, l’evoluzione umana sia progredita rapidamente grazie al passaggio ad una dieta carnivora. Alcune scoperte recenti, però, sembrerebbero sfatare questa ipotesi. Continuate l’articolo per saperne di più.

L’homo erectus era davvero carnivoro?

Una delle spiegazioni più gettonate riguardanti l’evoluzione umana e la sua rapida progressione avvenuta due milioni di anni fa è legata al cambiamento del regime alimentare dei nostri antenati.

Infatti, attraverso l’osservazione dei siti preistorici, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che il passaggio da una dieta più ricca di alimenti vegetali ad una dieta fortemente carnivora abbia permesso lo sviluppo di quelle caratteristiche simil-umane tipiche dell’homo erectus (che, ad esempio, possedeva un cervello grande).

Uno studio condotto di recente da alcuni ricercatori americani sembrerebbe suggerire, però, qualcosa di diverso.

La ricerca, proveniente dalla George Washington University e pubblicata nei Proceedings of the National Academy of Sciences, afferma che finora sia stata sopravvalutata l’importanza del consumo di carne nell’evoluzione della specie umana a causa di un bias di campionamento degli studi precedenti.

La ricerca

Analizzando nove studi basati su dati raccolti da 59 siti archeologici dell’Africa orientale e risalenti ad un periodo compreso tra i 2,6 e l’1,2 milioni di anni fa, Barr e colleghi hanno concluso che queste ricerche risultano viziate.

Infatti, la scoperta di numerose ossa animali in alcuni di questi siti ha invogliato i ricercatori a continuare gli scavi in quell’area, concentrandosi meno su altri siti archeologici in cui non erano stati ritrovati resti di animali o risalenti ad un periodo precedente all’Homo erectus.

Quando gli studiosi della George Washington University hanno corretto questo errore, comparando il numero di ossa ritrovate con la quantità di sforzo impiegato per trovarle, i risultati hanno mostrato che il consumo di carne durante quell’epoca è rimasto sostanzialmente invariato.

Una scoperta dai risvolti attuali

Gli stessi scienziati affermano che queste conclusioni “sono interessanti non soltanto per la comunità paleoantropologica, ma anche per tutte le persone che stanno attualmente fondando le loro scelte alimentari su un’unica narrativa riguardante il consumo di carne”.

Ai nostri lettori vegetariani e vegani diciamo che possiedono così un argomento in più per rispondere a chi pensa che la nostra intelligenza derivi dall’essere carnivori!

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