Cosa sapere sulla leptospirosi: sintomi, trasmissione e prevenzione

Leptospirosi: un'infezione trasmissibile dagli animali all'uomo, spesso sottovalutata

Con l’arrivo delle piogge e l’aumento dei casi di allagamenti stagionali, torna l’allerta per una malattia poco conosciuta ma potenzialmente pericolosa: la leptospirosi. Si tratta di un’infezione batterica che può colpire sia cani che esseri umani, e che si trasmette principalmente attraverso il contatto con urina contaminata, soprattutto in ambienti umidi o bagnati.

leptospirosi
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Anche se la leptospirosi è considerata relativamente rara, può provocare conseguenze gravi e, in alcuni casi, essere letale se non trattata per tempo.

Cos’è la leptospirosi

La leptospirosi è una zoonosi, cioè una malattia che può essere trasmessa dagli animali all’uomo. È causata da batteri del genere Leptospira e si diffonde soprattutto in ambienti dove l’acqua può entrare in contatto con l’urina di animali infetti, come topi, cani, bovini o altri animali da fattoria.

I cani, in particolare, possono infettarsi:

  • Leccando o bevendo pozzanghere, canali o ruscelli contaminati
  • Annusando o toccando superfici dove è presente urina infetta
  • Entrando in contatto diretto con animali malati

Una volta entrato nell’organismo, il batterio può diffondersi nel sangue e colpire reni, fegato e altri organi vitali.

I sintomi della leptospirosi nei cani

Nei cani, i sintomi possono variare da lievi a gravi e compaiono in genere dopo alcuni giorni dal contagio. Tra i segnali da non ignorare ci sono:

  • Vomito e diarrea
  • Tosse e difficoltà respiratorie
  • Ingiallimento della pelle e delle mucose (ittero)
  • Letargia e affaticamento marcato
  • Febbre
  • Inappetenza
  • Disidratazione rapida

In alcuni casi, l’animale può non mostrare sintomi evidenti, ma essere comunque contagioso. Al contrario, altri cani possono peggiorare rapidamente, fino a morire nel giro di 48 ore dalla comparsa dei primi sintomi.

La leptospirosi è considerata un’emergenza veterinaria e richiede intervento immediato, con terapia antibiotica e supporto clinico.

Come si trasmette all’uomo

Anche le persone possono ammalarsi. Il contagio avviene principalmente tramite:

  • Contatto diretto con urina infetta
  • Ferite o graffi esposti a superfici contaminate
  • Penetrazione dei batteri attraverso occhi, bocca o naso
  • Contatto con acqua contaminata, come in laghi, fiumi o canali

I gruppi più a rischio sono:

  • Lavoratori agricoli
  • Operatori sanitari e veterinari
  • Addetti al controllo dei parassiti e cantieristi
  • Persone che praticano attività acquatiche (nuoto in acque libere, canoa, pesca)

La trasmissione da persona a persona è estremamente rara, ma può verificarsi in condizioni particolari.

I sintomi nell’essere umano

Negli esseri umani, la leptospirosi può presentarsi in forma lieve o più seria. Tra i sintomi più comuni ci sono:

  • Febbre alta e brividi
  • Dolori muscolari e articolari
  • Mal di testa intenso
  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi)
  • Affaticamento e malessere generale

Nei casi più gravi, l’infezione può causare:

  • Danni ai reni o al fegato
  • Meningite
  • Complicazioni respiratorie
  • Disturbi cardiovascolari

Il trattamento tempestivo con antibiotici è fondamentale per evitare complicazioni e favorire una guarigione completa.

Come prevenire la leptospirosi

Esistono alcune misure semplici ma efficaci per ridurre il rischio di contagio, soprattutto nei periodi più piovosi o se si frequentano zone rurali o acquatiche.

Le principali raccomandazioni sono:

  • Lavarsi sempre le mani dopo il contatto con animali o ambienti umidi
  • Pulire subito eventuali ferite o graffi
  • Evitare di nuotare in acque potenzialmente contaminate
  • Fare la doccia dopo l’esposizione a corsi d’acqua
  • Utilizzare abbigliamento protettivo in ambienti a rischio
  • Coprire le ferite con cerotti impermeabili
  • Tenere i cani lontani da pozzanghere e acque stagnanti
  • Vaccinare i cani contro la leptospirosi, soprattutto se vivono in zone rurali o frequentano parchi e ambienti acquatici

La vaccinazione: uno strumento di protezione

Per i cani, esiste un vaccino efficace contro le principali varianti del batterio Leptospira. Sebbene non offra protezione totale da ogni ceppo, aiuta a ridurre la gravità dei sintomi e a prevenire la trasmissione.

La vaccinazione è particolarmente consigliata per:

  • Cani che vivono o passeggiano in ambienti naturali
  • Cani che viaggiano spesso
  • Cani da fattoria o che vivono a contatto con altri animali

Anche per gli esseri umani, non esiste un vaccino disponibile a uso generale, ma la prevenzione e l’igiene restano i migliori strumenti per proteggersi.

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Lo sapevi che…?

  • La leptospirosi è più frequente dopo forti piogge o alluvioni
  • Il batterio Leptospira può sopravvivere anche settimane in acqua stagnante
  • I cani infetti possono non mostrare sintomi, ma risultare contagiosi
  • Gli occhi e le mucose sono vie d’ingresso per il batterio
  • Alcuni sport acquatici espongono a un rischio più alto se praticati in acque dolci non trattate

FAQ – Domande frequenti

La leptospirosi è pericolosa?
Sì, sia per gli animali che per gli esseri umani. In alcuni casi può essere fatale se non trattata in tempo.

Come si trasmette la leptospirosi?
Attraverso contatto con urina infetta, soprattutto in ambienti umidi o acquatici.

Quali sono i sintomi nei cani?
Vomito, febbre, tosse, letargia, ittero, diarrea. In alcuni casi, la morte può avvenire in pochi giorni.

Come posso proteggere il mio cane?
Vaccinandolo e impedendogli di bere da pozzanghere o canali. In caso di sintomi, rivolgersi subito al veterinario.

La leptospirosi si cura?
Sì, sia negli umani che negli animali, con antibiotici e trattamenti tempestivi.

Quali antibiotici da somministrare ai cani?

Gli antibiotici usati per trattare la leptospirosi nei cani sono principalmente penicilline (come ampicillina e amoxicillina), doxiciclina e, in alcuni casi, cefalosporine di terza generazione. La doxiciclina è considerata il farmaco di scelta per eliminare le leptospire dai reni e prevenire la trasmissione dell’infezione. È importante iniziare la terapia antibiotica tempestivamente per ridurre la gravità della malattia e prevenire complicazioni. Nei casi più gravi, la somministrazione può essere endovenosa. La terapia antibiotica spesso è seguita da trattamenti di supporto per proteggere organi colpiti e gestire i sintomi.

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