I risvegli notturni? Normali ma solo se non avvengono sempre alla stessa ora

I risvegli notturni capitano a molti. Seppur fastidiosi e spiacevoli, possono essere paragonati a dei disturbi del sonno lievi. Tuttavia, se ripetuti, possono influenzare la salute e l’umore.

Secondo gli esperti, come riportato su Pourquoidocteur.fr, «tutti hanno dei brevi risvegli, in media dalle cinque alle sette volte a notte, in ogni ciclo del sonno. Questo tipo di risveglio è assolutamente normale e, in generale, seguito da un rapido ritorno al sonno, accompagnato da amnesia al mattino», ha spiegato il dott. Shelby Harris, psicologo clinico specializzato nel sonno.

Svegliarsi, però, tutte le sere contemporaneamente e non riuscire a riaddormentarsi può essere problematico perché altera i cicli del sonno. «Privati ​​della fase di consolidamento, ci sentiamo stanchi, assonnati durante il giorno, senza contare le poche ore di riposo notturno e l’alterata profondità del sonno», ha affermato il dott. Harris.

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Conseguenze per la salute a lungo termine

Se persistono e non vengono curati, anche i disturbi del sonno (come l’insonnia o l’apnea notturna) possono influire sulla salute.

Pertanto, diversi studi hanno dimostrato che il risveglio notturno prolungato compromette la capacità di concentrazione e di memoria, può aumentare il rischio di un incidente al lavoro o in strada e promuovere malattie come l’obesità, il diabete o l’ipertensione.

Per quanto riguarda l’apnea notturna, può causare molti problemi di salute, come l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, l’infarto o il diabete.

Senza dimenticare gli effetti sull’umore e la salute mentale. In uno studio del 2018 pubblicato su The Lancet Psychiatry, i ricercatori dell’Università di Glasgow, in Scozia, hanno scoperto che le persone che non seguono il loro ciclo sonno-veglia hanno maggiori probabilità di avere un disturbo bipolare o disturbo depressivo maggiore.

Inoltre, i ricercatori hanno anche trovato una correlazione tra la bassa ampiezza dei ritmi circadiani e la comparsa di disturbi dell’umore come la depressione, il nevroticismo, il senso di solitudine e l’instabilità emotiva.

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