I diabetici possono mangiare i broccoli?

Al supermercato i broccoli si trovano ed anche di tanti tipi, l’acquolina è presente solamente alla vista. I diabetici possono mangiarne? Questo è il tema di oggi che potrete seguire in poche righe.

Broccoli e diabete: si può?

I broccoli sono definiti la ‘nuova arma’ contro il diabete di tipo 2 (quindi sì, possono essere consumati) perché ricchi di un antiossidante, il solfurafano, che è in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue.

È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, che ha coinvolto pazienti diabetici. Lo studio è stato condotto dall’Università di Guthenburg.

«Ci sono forti evidenze – sottolinea Anders Rosengren, docente di Fisiologia metabolica all’Università di Gothenburg – che questo elemento, il sulfurafano, possa diventare un supplemento importante alle terapie attuali».

I ricercatori hanno verificato l’efficacia del sulforafano su 97 volontari con diabete di tipo 2 e la sperimentazione ha avuto una durata di dodici settimane: ad alcuni pazienti sono state somministrate dosi elevate del composto contenuto nei broccoli, mentre un gruppo controllo ha ricevuto un semplice placebo. I ricercatori hanno così potuto osservare, nei pazienti che hanno consumato l’estratto di broccoli, una riduzione media del glucosio nel sangue (glicemia) intorno al 10%.

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Si tratta di una riduzione sufficiente, rileva Rosengren, «per ridurre le complicazioni riguardanti gli occhi, i reni e il sangue».

L’esperimento è stato eseguito somministrando sulforafano in una concentrazione 100 volte superiore rispetto a quella che si trova in natura nei broccoli. Per ottenere la stessa quantità, sarebbe necessario mangiare circa 5 chilogrammi di broccoli al giorno.

Il diabete di tipo 2 si manifesta solitamente tra i 40 e i 50 anni, con una maggiore incidenza nelle persone sovrappeso. In questi pazienti, l’organismo non risponde più in modo corretto all’insulina, l’ormone che controlla i livelli di glucosio nel sangue. Per questa ragione, la concentrazione del glucosio aumenta, con rischi per l’apparato cardiocircolatorio, per i reni e la vista. Per tenere sotto controllo il diabete di tipo 2 il farmaco più utilizzato è la metformina, ma il suo uso è sconsigliato nei pazienti che hanno già problemi renali e che rappresentano una percentuale consistente.

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