I 9 campanelli d’allarme della trombosi

La trombosi è un evento poco conosciuto che può generare un esito infausto, per tale circostanza è bene imparare a riconoscere i campanelli d’allarme.

Trombosi: i 9 campanelli d’allarme

Per trombosi s’intende un processo che è secondario alla formazione di coaguli nel sangue (benché la coagulazione sia un processo fisiologico importantissimo), ovvero dei trombi che possono ostruire i vasi sanguigni ostacolandone la circolazione.

Cosa può succedere quindi?

Questi trombi si ‘frammentano’ e fluiscono nel sistema vascolare sotto forma di emboli, raggiungendo differenti distretti in tutto l’organismo causando delle patologie come l’infarto del miocardio, lo stroke (l’infarto del cervello) e l’embolia polmonare.

È lo stesso Dottore Corrado Lodigiani, Responsabile del Centro Trombosi e Malattie Emorragiche dell’Humanitas, a dire: «È importante coglierli in tempo: più è precoce la diagnosi e più tempestivamente viene impostata una adeguata terapia e tanto più efficace è il trattamento dell’evento acuto e delle complicanze più gravi e potenzialmente letali come l’embolia polmonare nel caso di un paziente con una trombosi venosa».

Sottolineando l’importanza del riconoscimento dei campanelli d’allarme della trombosi che può coinvolgere una vena (trombosi venosa) o un’arteria (trombosi arteriosa).

«Sono colpiti prevalentemente gli arti inferiori per una questione legata alla stasi e alla posizione eretta sebbene qualunque vena possa essere interessata, anche le vene dell’encefalo o dell’addome, dell’occhio», aggiunge il dottor Lodigiani.

Il tromboembolismo venoso è spesso subdolo e poco sintomatico: «Spesso pertanto non viene riconosciuto precocemente e solo quando si sono già verificate le complicanze. In altri casi invece compaiono sintomi più chiari e specifici. Tra questi – continua lo specialista – ci sono l’aumento di volume, la comparsa di dolore ma anche di arrossamento e una sensazione di calore cutaneo a carico dell’arto colpito. L’associazione di tutti questi sintomi deve far subito pensare ad una trombosi venosa, che deve essere rapidamente diagnosticata o esclusa mediante un esame ecografico».

Dal trombo venoso infatti si possono anche staccare degli emboli, ovvero dei frammenti che possono raggiungere il polmone. «Il sintomo principale dell’embolia polmonare è una improvvisa dispnea, ovvero la difficoltà a respirare, in particolare sotto sforzo (ad esempio quando si cammina o si corre) ma anche a riposo. Il dolore toracico è un altro sintomo mentre la tosse con espettorato di sangue è meno frequente ma comunque tipico dell’embolia polmonare. Infine si può avvertire un’aritmia, che può essere così grave da portare a morte improvvisa».

Si consiglia di recarsi dal proprio medico curante nel caso di:

  1. Dolore in corrispondenza di una vena.
  2. Arrossamenti.
  3. Sensazione di calore.
  4. Indurimenti della vena.
  5. Gonfiore.
  6. Intorpidimento.
  7. Bruciore.
  8. Febbre.
  9. Mal di testa.

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