Flatulenza: attenzione all’eccesso di sale nell’alimentazione di tutti i giorni

I problemi di transito intestinale possono rovinare la vita di tutti i giorni e la flatulenza è uno dei sintomi più comuni dei disturbi digestivi.

Contro il gonfiore – gas ingeriti durante i pasti o prodotti dalla digestione che non possono essere eliminati – è generalmente consigliabile attivarsi su più fronti.

A tavola si possono evitare i cibi grassi, ma anche alcune verdure, frutta (fagioli, cipolle, sedano, cavoli, carote, ravanelli, banane, albicocche, ciliegie) e spezie. Poi, bisogna masticare bene e con la bocca chiusa per non ingoiare più aria di quanto lo stomaco possa assorbire. Inoltre, non va saltata l’attività fisica magari con l’aggiunta di massaggi o esercizi respiratori.

Un nuovo studio, pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology, suggerisce che un consumo oculato di sale potrebbe evitare l’inconveniente della flatulenza.

Gli scienziati hanno analizzato i dati di un ampio studio clinico condotto vent’anni fa. I partecipanti, tutti ipertesi, hanno dovuto seguire un’alimentazione ricca di fibre, con diversi livelli di sodio a seconda del gruppo.

Ebbene, i ricercatori hanno scoperto che un’alimentazione ricca di sodio aumenta il rischio di gonfiore di circa il 27% rispetto a un’alimentazione povera di questo composto salino.

In sintesi, chi ha mangiato più prodotti salati ha avuto più flatulenza degli altri.

Secondo i ricercatori, quindi, il sodio potrebbe alterare la fermentazione delle fibre intestinali.

Insomma, ecco un nuovo motivo per diminuire l’apporto del sale. Si ricorda che si raccomanda di non consumare più di 5 grammi di sale al giorno per un adulto, equivalente a 2,4 grammi di sodio.

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