Farmaco vecchio di 70 anni protegge i polmoni dal Covid-19

Dei ricercatori statunitensi hanno scoperto che un farmaco vecchio di 70 anni può proteggere i polmoni dal Covid-19. Ve ne parleremo qui sotto.

Il farmaco che protegge i polmoni

Uno studio recente ha preso in esame il disulfiram, farmaco che da oltre 70 anni viene prescritto per la cura dell’alcolismo.

La molecola tetraetiltiuram disulfato agisce inibendo l’azione di un enzima coinvolto nell’eliminazione dell’alcol nell’organismo. Di conseguenza, questo farmaco amplifica i sintomi della “sbornia” e per tale motivo viene utilizzato per dissuadere gli alcolisti dal continuare a bere.

Ma questo non sarebbe il suo unico effetto. Infatti, i ricercatori del Weil Medical College negli Stati Uniti hanno osservato che il disulfiram limita la formazione di NET (che sta per “trappole extracellulari dei neutrofili”), una struttura extracellulare che i globuli bianchi neutrofili dispiegano come una ragnatela per catturare i patogeni.

I NET, però, possono anche attaccare i tessuti e i vasi polmonari e sono stati ritrovati nei polmoni di alcuni pazienti positivi al Covid-19.

La ricercatrice Mikala Egelbald afferma: “I NET possono danneggiare i tessuti, ma il disulfiram interferisce con la gasdermin D, una molecola necessaria per produrre NET. In questo modo il trattamento con disulfiram inibisce la formazione di NET.”.

Lo studio

Dopo che i test in vitro hanno dimostrato che il disulfiram impedisce ai neutrofili di dispiegare i loro NET, i ricercatori hanno condotto studi preclinici su criceti dorati con Covid-19. L’assunzione di disulfiram un giorno prima e un giorno dopo l’infezione da SARS-CoV-2 riduce la formazione di NET e di conseguenza anche il danno tissutale nei polmoni (fibrosi). Questo trattamento estingue, inoltre, l’infiammazione dannosa.

I NET sono implicati in altre malattie polmonari. Inibire la loro formazione potrebbe essere utile non solo per combattere i sintomi da Covid-19.

I ricercatori hanno testato il disulfiram nei topi con danno respiratorio acuto correlato alla trasfusione (TRALI), un’insufficienza respiratoria che si può presentare dopo una trasfusione di sangue. Il trattamento con disulfiram ha aumentato significativamente la sopravvivenza del gruppo di topi, rispetto a quelli non trattati.

Attualmente, è in corso un piccolo studio clinico con 60 pazienti Covid presso l’Università della California, a San Francisco, per confermare gli effetti positivi del disulfiram anche sull’essere umano.

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