Emorroidi, quando devi preoccuparti e andare dal medico

Le emorroidi sono una condizione molto diffusa. Conosciute scientificamente come malattia emorroidaria, si contraddistinguono per una dilatazione anomala delle vene della zona perianale. Il risultato di tutto ciò è l’insorgenza di una fastidiosa situazione dolorosa e, in alcuni casi, di sanguinamento.

Le emorroidi, di base, sono dei cuscinetti in tessuto che fanno parte della normale anatomia dell’essere umano. Quando avviene la sopra menzionata dilatazione, a differenza di quanto accade in una situazione di normalità la loro presenza viene avvertita.

Nel momento in cui ci si accorge di avere la malattia emorroidaria, quando è il caso di preoccuparsi e di rivolgersi a un medico? Nelle prossime righe, cerchiamo di rispondere a questa domanda (ricorda che, come sempre, il contatto con lo specialista rimane la scelta migliore da fare).

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emorroidi

Quando rivolgersi al medico in caso di emorroidi?

Per capire come approcciarsi alla gestione delle emorroidi, è bene andare a monte delle peculiarità di questa condizione, ricordando che può presentarsi in diversi stadi. Se si ha a che fare con il primo o con il secondo, può essere sufficiente rivolgersi al proprio medico curante e “aggiustare” alcuni aspetti della propria quotidianità che possono influire sul decorso della patologia emorroidaria.

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Qualche esempio? La sedentarietà – abitudine che, come la scienza ci ha ricordato più volte, apre la strada ad altre malattie potenzialmente fatali – ma anche l’alimentazione (lo scarso apporto di fibre può predisporre l’insorgenza della patologia).

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Diversa, invece, è la situazione nei casi in cui le emorroidi raggiungono il terzo stadio. In generale, si raccomanda di rivolgersi a uno specialista, il proctologo, nel momento in cui si notano sintomi come la presenza di perdite ematiche.

Nelle circostanze in cui non si perde sangue ma manifestazioni come il dolore e/o il prurito non scemano nell’arco di circa 7 giorni – ovviamente è fondamentale seguire le indicazioni del curante per quanto riguarda i prodotti da assumere e le raccomandazioni relative allo stile di vita – è bene contattare tempestivamente uno specialista in proctologia.

Lo stesso si può dire per casi in cui si notano delle anomalie nella consistenza e nella frequenza di espulsione delle feci. In queste circostanze, si consiglia di rivolgersi a un proctologo in quanto la sintomatologia potrebbe essere spia di una patologia di natura neoplastica, ossia il tumore al colon.

Chiaro è che, nel momento in cui le perdite ematiche sono talmente ingenti da non riuscire a essere fermate, e si ha a che fare con sintomi come le perdite di conoscenza, è fondamentale recarsi il prima possibile al pronto soccorso.

Nei casi più gravi, gli specialisti che lavorano in contesti ospedalieri provvedono a intervenire chirurgicamente con metodi come il bendaggio, una tecnica che si basa sull’applicazione di una fascia elastica alla base dell’emorroide eccessivamente gonfia e sanguinante.

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