Ecco i 5 alimenti più pericolosi del mondo (possono anche portare alla morte)

Ecco i 5 alimenti più pericolosi del mondo, come riportati su Femme.actuelle.fr.

Il pesce fugu

Conosciuto anche come ‘pesce luna’, il fugu è una specialità asiatica, molto apprezzato per la sua carne dolce. Tuttavia, si sostiene che se mal preparato potrebbe portare alla morte di chi lo consuma. Ciò per una buona ragione: il fegato e l’intestino di questo pesce contengono un veleno mortale, la tetrodotossina, che paralizza i muscoli e provoca un arresto respiratorio. Quindi, bisogna stare attenti. Sarebbe opportuno tagliarlo da vivo,  evitando di toccare il fegato o gli organi riproduttivi. Insomma, meglio che se ne occupi uno chef esperto.

Vongole al sangue

Originarie della Cina, le vongoloe al sangue sono pericolose se consumaticrudi. Possono causare gravi malattie come l’epatite A ed E, la febbre tifoide e la dissenteria.

Il casu frazigu (casu martzu)

Il formaggio tradizionale sardo – derivato dal Pecorino Sardo – il casu martzu, letteralmente ‘formaggio marcio’ è anche tra i primi piatti più pericolosi al mondo. E per una buona ragione: le larve ‘mosche di formaggio’ vengono introdotte volontariamente nel processo di produzione. È anche grazie alla loro azione digestiva che questo formaggio ha il suo aspetto liscio e cremoso.

Ma dove sta il pericolo? Gli scienziati hanno identificato diverse cause. In primo luogo, molte malattie trasmesse dalle larve possono svilupparsi nel nostro stomaco una volta che il formaggio viene ingerito. Poi, le larve possono rimanere in vita e proliferare nel nostro stomaco causando miasi enterica o intestinale (presenza di animali nel corpo umano).

Il durian

Il durian è un frutto la cui particolarità sta nell’odore nauseabondo che se ne va se viene immediatamente tagliato. Inoltre, il suo consume eccessivo potrebbe portare alla morte. E per una buona ragione: è molto grasso e molto calorico, per cui la digestione può essere difficile (ogni anno alcune persone muoiano per un’overdose di durian).Per non parlare del fatto che il suo alto contenuto di zolfo inibisce l’enzima ALDH, che protegge il nostro fegato dalle tossine dall’alcool.

Blighia sapida (ackee)

Originario della Giamaica, l’ackee contiene l’ipoglicina A, che può essere responsabile di gravi intossicazioni alimentari caratterizzate da vomito, ipoglicemia, convulsioni e persino la morte nei casi più gravi. Ecco perché bisogna aspettare che maturi (e di aprirlo) per consumarlo.

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