Curcuma, è meglio non usarla in cucina se hai questi disturbi

La curcuma è una spezia dalle proprietà curative, originaria dell'Asia meridionale ma non tutti dovrebbero usarla.

La curcuma è una spezia dalle proprietà curative, originaria dell’Asia meridionale e comunemente utilizzata nella cucina indiana, tailandese e indonesiana. È ottenuta dalla radice della pianta Curcuma longa, che appartiene alla famiglia dello zenzero.

La curcuma contiene una sostanza chiamata curcumina, che ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali. La curcumina è il principale componente attivo della curcuma ed è responsabile del caratteristico colore giallo intenso della spezia.

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Oltre all’utilizzo culinario, la curcuma viene utilizzata da secoli nella medicina tradizionale per trattare una varietà di problemi di salute, tra cui disturbi gastrointestinali, dolori muscolari e articolari, malattie infiammatorie e persino depressione.

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che la curcumina può avere effetti benefici sulla salute, tra cui la riduzione dell’infiammazione, la protezione del cuore e la prevenzione del cancro. Tuttavia, è importante notare che gli studi sono ancora in corso e che non esiste una dose standard raccomandata per l’assunzione di curcuma o curcumina come supplemento.

La curcuma può essere acquistata sotto forma di polvere o come radice fresca. Viene spesso utilizzata per insaporire il riso, le zuppe, i curry e altri piatti indiani, ma può anche essere utilizzata come integratore alimentare.

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Quando è meglio non consumare la curcuma?

La curcuma è considerata una spezia sicura e ben tollerata per la maggior parte delle persone, ma ci sono alcune situazioni in cui è meglio evitarne il consumo o limitarlo.

  1. Problemi di coagulazione del sangue: La curcuma può interferire con la coagulazione del sangue, quindi le persone che assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, come il warfarin, l’aspirina o il clopidogrel, dovrebbero evitare di assumere grandi quantità di curcuma.
  2. Calcoli biliari: La curcuma può stimolare la produzione di bile, quindi le persone con calcoli biliari dovrebbero evitare di consumare grandi quantità di curcuma o consultare un medico prima di farlo.
  3. Problemi di stomaco: La curcuma può causare irritazione dello stomaco in alcune persone, quindi le persone con ulcere gastriche o disturbi gastrointestinali dovrebbero limitare il consumo di curcuma o evitare di assumerla completamente.
  4. Allergie: Alcune persone possono essere allergiche alla curcuma, quindi è importante prestare attenzione a eventuali sintomi di reazione allergica, come prurito, gonfiore o difficoltà respiratorie.

Inoltre, le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero evitare di assumere grandi quantità di curcuma come supplemento alimentare perché non ci sono abbastanza dati sull’effetto della curcuma sul feto o sul latte materno. In generale, è sempre consigliabile consultare un medico prima di assumere grandi quantità di curcuma o di qualsiasi integratore alimentare.

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