La curcuma fa male a chi ha problemi di pressione?

Il mondo delle spezie è spesso al centro dell’attenzione da parte di chi ha intenzione di prendersi cura del proprio benessere focalizzandosi sui rimedi naturali. Approfondirne le numerose e affascinanti sfaccettature vuol dire, per forza di cose, informarsi in merito al binomio curcuma e controindicazioni per la pressione: cosa c’è di scientificamente provato in questa associazione?

Se ti stai ponendo questa domanda, l’articolo che puoi leggere nelle prossime righe fa per te. Non essendo i nostri dei contenuti di natura medica ti invitiamo, come facciamo sempre, a contattare il prima possibile il tuo specialista di fiducia o il medico di medicina generale nel caso in cui dovessero venirti dei dubbi sulle tue condizioni di salute.

Proprietà della curcuma

Prima di entrare nel vivo di tutto quello che ruota attorno alla questione curcuma e controindicazioni per la pressione, vediamo velocemente qualche informazione relativa a questa spezia. Appartenente alla famiglia botanica delle Zingiberaceae, la curcuma, come ricordato anche dagli esperti del gruppo Humanitas, si contraddistingue per importanti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Molto utilizzata nella medicina ayurvedica, la più antica al mondo, grazie al suo principio attivo principale, ossia la curcumina, sostanza alla quale dobbiamo l’inconfondibile colore giallo carico della spezia, la curcuma è considerata uno dei più efficaci antiossidanti presenti in natura.

curcuma

Inoltre, grazie alle fibre, la curcuma è in grado di aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda il mantenimento della salute cardiovascolare.

La curcuma fa male a chi ha problemi di pressione?

La curcuma fa male a chi soffre di pressione alta? Assolutamente no. Gli esperti di scienze dell’alimentazione sono concordi sul fatto che, proprio grazie alla già citata curcumina, è possibile apprezzare una regolarizzazione dei valori pressori.

In questo caso, bisogna chiamare in causa l’efficacia del sopra citato principio attivo riguardante il controllo dell’espressione del recettore AT1 dell’angiotensina II, tra i principali responsabili dell’ipertensione arteriosa.

curcuma

Curcuma e pressione bassa: ecco cosa sapere

Abbiamo appena chiarito il fatto che, quando si chiama in causa il binomio curcuma e controindicazioni per la pressione, non ci sono problemi almeno nei casi in cui, al centro dell’attenzione, c’è l’ipertensione. Diverso è il caso in cui, invece, chi pensa di assumere la curcuma soffre di pressione bassa. In questi frangenti, è molto importante, premettendo sempre il fatto che l’ipotensione non è potenzialmente fatale per la salute come invece è l’ipertensione, fare molta attenzione alla quantità di spezia che si mette nel piatto.

Se si esagera, infatti, il rischio è quello di avere a che fare con abbassamenti repentini sia dei valori pressori, sia della quantità di zucchero nel sangue.

Sei su Telegram? Segui le notizie di SaluteLab.it sul nostro canale! Iscriviti, cliccando qui!

Curcuma e farmaci: i casi di interazione

Quando si discute della curcuma, è fondamentale soffermarsi, per essere davvero consapevoli dei suoi effetti, anche sulle interazioni con i farmaci. A tal proposito, è bene rammentare il fatto di evitare di assumere la spezia nei casi in cui si è in terapia con medicinali che rallentano la coagulazione del sangue.

LEGGI ANCHE: Calcoli renali, come eliminarli?

Articoli correlati