Covid-19, terza dose del vaccino, la precisazione di Palù (AIFA)

“L’FDA ha dato per la terza dose un’autorizzazione emergenziale nei giorni scorsi, una piena autorizzazione. L’EMA ha dato un’autorizzazione condizionata agli effetti avversi, oltre che sulla qualità ed efficacia dei vaccini e poi ogni anno rivede i dati”.

Lo ha detto a Sky TG24 Giorgio Palù, presidente dell’AIFA e membro del CTS, ospite di ‘Buongiorno’, aggiungendo: “Credo che l’EMA abbia appena ricevuto i dati da Pfizer sulla terza dose e li debba ricevere ancora da Moderna – si esprimerà non prima di un mese, un mese e mezzo. E anche in questo caso – ha sottolineato Palù – non diventa un problema di enti regolatori ma di sanità pubblica e se ne deve far carico in prima istanza il Ministero della Salute. Di fronte a dati che ci dicono che l’immunità viene un po’ meno col tempo soprattutto nei soggetti un po’ anziani, gli immunodepressi ma anche in quelli più esposti”.

“Per i soggetti a rischio, come ha già detto il CTS – ha ribadito il virologo – c’è bisogno assolutamente della terza dose. La motivazione è negli studi clinici che dimostrano come ci sia una scarsa risposta in soggetti immunodepressi e in soggetti anziani. Io come altri colleghi siamo chiamati a dare un parere, ma queste sono decisioni di sanità pubblica. Ovviamente prevenire è sempre meglio che curare. In questi casi è addirittura giustificato agire anche prima che le agenzie regolatorie si esprimano perché lo fanno unicamente sui dati forniti dall’industria farmaceutica”.

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