Covid-19: i rischi di andare al mare e in piscina

Man mano che si avvicina l’estate e che la curva dei contagi del Coronavirus cala, aumentano gli interrogativi di chi si chiede quali siano i rischi legati alle giornate al mare e in piscina.

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L’opinione dei CDC USA

Interessante a tal proposito è il punto di vista degli esperti dei CDC USA. Come rivelato sul sito ufficiale dei Centers for Disease Control and Prevention, non ci sono prove che il virus possa diffondersi nell’acqua della piscina, ma anche nelle vasche idromassaggio o nelle aree dei parchi acquatici.

A detta degli esperti, il motivo è legato al fatto che la manutenzione di queste strutture richiede l’utilizzo di un disinfettante che rende inattivo il virus. Cosa si può dire, invece, in merito all’acqua del mare? A tal proposito si è espresso il Dottor Robert Glatter, medico di New York.

Il medico ha specificato che, oggi come oggi, non è ancora chiaro se il virus possa o meno diffondersi nelle acque marine (nello specifico quelle dell’oceano). Nelle aree in cui l’acqua del mare si mescola con le acque reflue contaminate dal SARS-CoV-2, è tecnicamente possibile che l’azione delle onde possa portarlo fino alla spiaggia. L’esperto ha però sottolineato che si tratta di una possibilità minima.

Spiaggia o piscina?

Non esistono dati scientifici sufficienti per parlare della maggior sicurezza della spiaggia o della piscina in questa estate oggettivamente particolare. Secondo gli esperti, è molto importante capire in quale situazioni ci si sente più a proprio agio.

Secondo il Dottor David Goldberg, internista e specialista in malattie infettive a New York, la spiaggia può dirsi più sicura per due motivi. Innanzitutto, è il caso di dire che l’acqua è molto più diluita. Inoltre, per via dell’estensione della maggior parte delle spiagge, è molto più facile mantenere il distanziamento sociale anche nei giorni di maggior affollamento.

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