Covid-19: più tosse, stanchezza e dolori muscolari con la variante inglese

Tosse, stanchezza, mal di gola e dolori muscolari possono essere più comuni nelle persone che risultano positive alla variante britannica del coronavirus. Lo suggerisce uno studio dell’Office for National Statistics (ONS) e reso pubblico dalla BBC.

I risultati dell’ONS si basano suo test positivi di un campione casuale di 6mila persone in Inghilterra.

Nel dettaglio, la perdita del gusto e dell’olfatto può essere leggermente meno probabile che colpisca quelli contagiati dalla nuova forma del virus. Tuttavia, è ancora uno dei tre sintomi principali dell’infezione.

La nuova variante, che è stata individuata per la prima volta nel Kent nel settembre 2020, si diffonde più facilmente rispetto alla forma precedente del coronavirus e ora si trova in tutto il Regno Unito, determinato un’impennata dei casi che ha portato all’attuale lockdown.

Ci sono alcune prove che potrebbe essere più mortale di altre varianti anche se i dati non sono ancora abbastanza significati per affermarlo con certezza.

Circolano nel Regno Unito, inoltre, anche altre due varianti – una dal Sud Africa e un’altra dal Brasile – anche se a livelli inferiori.

L’analisi di ONS ha esaminato i sintomi riportati dalle persone fino a una settimana prima di risultare positivi per la nuova variante del coronavirus, rispetto a quelli risultati positivi per la vecchia variante. Sono stati testati per due mesi tra metà novembre e metà gennaio.

In un gruppo di circa 3.500 persone con la nuova variante:

  • Il 35% ha detto di aver avuto la tosse;
  • Il 32% ha avuto affaticamento;
  • Il 25% aveva dolori muscolari;
  • Il 21,8% aveva mal di gola.

In un gruppo di 2.500 persone con la vecchia variante:

  • Il 28% ha avuto la tosse;
  • Il 29% era affaticato;
  • Il 21% aveva dolori muscolari;
  • Il 19% aveva mal di gola.

Lo studio ha rilevato che il 16% dei positivi con la nuova variante ha sperimentato la perdita del senso del gusto mentre il 15% nel ‘vecchio’ caso.

Non è stata riscontrata alcuna differenza nei livelli di mal di testa, mancanza di respiro o diarrea e vomito in entrambi i gruppi.

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