Covid-19, mascherine e distanze, le linee guida per le attività commerciali

Mascherine da tenere ancora al chiuso, conferma del distanziamento di un metro tra i tavoli nei ristoranti, indicazione a privilegiare i pagamenti con carta elettronica e ad effettuare una adeguata areazione degli ambienti.

In un’ordinanza dell’1° aprile, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il Ministero della Salute illustra le varie misure precauzionali da adottare negli esercizi commerciali in questa fase della pandemia, confermano le misure già previste.

L’ordinanza ‘Adozione delle Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali‘ indica dei principi di carattere generale e misure specifiche per i singoli settori di attività: ristorazione e cerimonie, attività turistiche e ricettive, cinema e spettacoli dal vivo, piscine termali e centri benessere, servizi alla persona, commercio, musei, archivi, biblioteche, luoghi della cultura e mostre, parchi tematici e di divertimento, circoli culturali, centri sociali e ricreativi, convegni, congressi e grandi eventi fieristici, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Indicazioni anche per sagre e fiere locali, corsi di formazione, sale da ballo e discoteche.

In tutte le attività economiche e sociali, si legge, “è necessario il rigoroso rispetto delle norme e delle misure comportamentali individuali e collettive e l’adozione delle misure indicate”.

Tra le altre, predisposizione da parte degli esercenti di un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare ed obbligo di possesso e presentazione della certificazione verde Covid-19 base o rafforzata in tutti i contesti in cui è prevista.

Indicato anche l’uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2) in tutti gli ambienti chiusi e, in caso di assembramento, anche all’aperto, ove previsto dalla normativa.

Si ricorda anche l’igiene delle mani con la messa a disposizione, all’ingresso e in più punti dei locali, di soluzioni per le mani. Rispetto all’areazione dei locali, è indicato un rinforzo del ricambio d’aria naturale o attraverso impianti meccanizzati negli ambienti chiusi. Inoltre, “in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria”.

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