Cos’è la malattia di Borna, misteriosa e pericolosa infezione del cervello

La malattia di Borna prende il nome da una città tedesca, situata vicino Lipsia. Prima confinata in Europa, la malattia si è spostata poi all’estero e ci sono casi descritti negli Stati Uniti, in Giappone, in Iran e in Israele.

I primi sintomi sono forte mal di testa, febbre e confusione generale. Si sviluppano anche in segni di malattia cerebrale: ipereccitabilità, aggressività, letargia, sonnolenza, stupore… Per poi provocare convulsioni, perdita di memoria e progressiva perdita di coscienza.

Nei casi più recenti, le condizioni delle vittime sono peggiorate molto rapidamente al momento del ricovero in ospedale: il cervello si è gonfiato velocemente e l’infezione le ha fatte precipitare in un coma profondo prima della morte, tra i 16 e i 57 giorni dopo il loro arrivo.

Nel descrivere la malattia di Borna, notiamo che si tratta di una meningoencefalomielite non purulenta, che colpisce principalmente pecore e cavalli. Il “serbatoio ospite” del virus, cioè la specie che infetta gli altri, è il toporagno dai denti bianchi bicolore, un piccolo roditore vicino al topo.

I ricercatori stanno cercando di far luce sul legame tra animali e esseri umani. I primi indizi identificano le connessioni tra i pazienti e gli animali, un’attività all’aperto o la vita rurale. Ma per ora non sono disponibili cure o profilassi.

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