Cosa succede al cervello dopo la morte? La nuova scoperta

Un nuovo studio esplora cosa accade al cervello dopo la morte e le esperienze di pre-morte.

La mente umana è stata a lungo un terreno fertile per la ricerca scientifica e filosofica. Tra i tanti enigmi che la circondano, uno dei più affascinanti è quello delle Esperienze di Pre-Morte (NDE), in cui individui affermano di aver sperimentato la coscienza dopo la morte clinica.

Un recente studio condotto dalla Grossman School of Medicine della New York University ha gettato nuova luce su questo fenomeno intrigante.

Un Mistero Secolare

Le esperienze di pre-morte sono state riportate da milioni di individui in tutto il mondo. Tuttavia, la loro spiegazione rimane un enigma. Gli studiosi dell’International Association for Near-Death Studies suggeriscono che queste esperienze potrebbero essere scatenate da cambiamenti nel flusso sanguigno al cervello durante eventi improvvisi che mettono in pericolo la vita. Tuttavia, la natura esatta di queste esperienze rimane avvolta nel mistero.

Lo Studio della Grossman School of Medicine

Per gettare luce su queste esperienze, la Grossman School of Medicine della New York University ha condotto uno studio pionieristico. Hanno esaminato l’attività cerebrale di 567 pazienti sottoposti a rianimazione cardiopolmonare dopo un arresto cardiaco. Durante la rianimazione, i medici hanno registrato l’attività cerebrale utilizzando l’elettroencefalogramma (EEG) e monitorando i livelli di ossigeno cerebrale. L’obiettivo era comprendere se il cervello mantenesse l’attività e la coscienza dopo la morte clinica.

Risultati Sorprendenti

I risultati dello studio hanno rivelato cambiamenti nell’attività cerebrale dopo la morte clinica. Sono emerse variazioni nei tipi di onde cerebrali e nei modelli di attività elettrica ritmica del tessuto nervoso. Questi modelli sono coinvolti in funzioni altamente cognitive, come la concentrazione, il sogno, la meditazione e la percezione cosciente. Ciò suggerisce che, in qualche modo, il cervello continua a funzionare anche dopo la morte cardiaca.

Le Esperienze di Morte Lucide

Tra i sopravvissuti all’arresto cardiaco che sono stati intervistati, molti hanno riferito esperienze straordinarie. Sentivano di essere separati dal loro corpo e rivivevano momenti significativi della loro vita. Queste esperienze sono state definite “esperienze di morte lucide”. Un uomo di 80 anni ha raccontato di aver visto il suo corpo e di essere stato alla presenza di una luce radiante. Ha descritto un angelo rassicurante che gli ha detto di rilassarsi e che tutto sarebbe andato bene. Queste testimonianze si ricollegano a molte altre riportate in tutto il mondo.

Un Cervello “Disinibito”

Gli studiosi ipotizzano che queste esperienze potrebbero verificarsi quando il cervello viene “disinibito” al momento della morte. Questa disinibizione potrebbe consentire l’accesso a nuove dimensioni della realtà, consentendo il richiamo improvviso di tutti i ricordi immagazzinati nel cervello. Il risultato sarebbe una profonda revisione della propria vita.

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