Arresto cardiaco, 5 campanelli d’allarme da conoscere

L’arresto cardiaco è un emergenza clinica in cui si presenta un’inefficacia o assenza dell’attività cardiaca; sì, nell’immaginario comune il cuore smette di battere all’improvviso ma una ricerca ha messo in evidenza come i sintomi premonitori possano presentarsi ore, giorni o settimane prima.

Intervenire precocemente permette di aumentare le percentuali di sopravvivenza, nell’arresto cardiaco è necessario l’utilizzo di un defibrillatore, la rianimazione cardio-polmonare aiuta solamente a guadagnare qualche minuto prima dell’arrivo dei soccorsi.

Arresto cardiaco e campanelli d’allarme

È uno studio presentato all’American Heart Association a smentire l’immaginario comune: il corpo invia dei campanelli d’allarme ore, giorni o settimane prima dell’evento fatale e saperli riconoscere può salvare la vita.

Lo studio è stato condotto analizzando i dati di 1100 persone dai 35 ai 65 anni che hanno subito un arresto cardiaco tra il 2002 e il 2012. I risultati? L’80% dei coinvolti aveva avuto i sintomi premonitori 24 ore prima dell’arresto cardiaco, in piccola percentuale una settimana prima o un mese prima.

I 5 campanelli d’allarme

Le evidenze hanno osservato anche una preminenza di sintomi differenti tra uomini e donne che andremo ad elencare:

  • dolore al torace (comune negli uomini);
  • fiato corto (comune nelle donne);
  • palpitazioni;
  • capogiri;
  • svenimenti.

Il dolore al torace o il fiato corto sono dei sintomi che non andrebbero mai sottovalutati, meritano una visita medica urgente: bisogna sempre chiamare i soccorsi o recarsi in ospedale, secondo lo studio riportato si ha più probabilità di salvare la propria vita.

Come ha dichiarato Sumeet Chugh, responsabile della ricerca e direttore dell’Heart Rhythm Center al Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles, «Al momento della chiamata dei soccorsi, è troppo tardi per almeno il 90 per cento delle persone», per questo motivo è importante riconoscere un arresto cardiaco e sapere come intervenire.

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Sintomi arresto cardiaco e come agire

Ci sono due evidenze che non possono creare dubbi: la perdita di coscienza e l’assenza della respirazione.

Riconosciuto l’arresto cardiaco bisogna:

1. Chiamare i soccorsi (o far chiamare l’112) confermando la perdita di coscienza e l’assenza della respirazione. L’operatore indicherà cosa fare.
2. Mandare qualcuno a prendere il defibrillatore e iniziare il massaggio cardiaco, sarà l’operatore al telefono a guidarti nelle manovre.
3. All’arrivo del defibrillatore ascoltare la guida del DAE (defibrillatore automatico esterno) e dell’operatore stesso del 112. Continuare fino all’arrivo dell’ambulanza.

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