Cosa fare per curare un’infezione dolorosa del tratto urinario?

L’infezione dolorosa del tratto urinario più comune è la cistite. Si manifesta con dolore o bruciore durante la minzione, desiderio di urinare che non passa, urina puzzolente o torbida o persino dolore al pube.

Questa contaminazione, come ricordato da Futura-Sciences.com, può progredire in pielonefrite acuta con febbre, brividi, nausea o vomito se non curata in tempo.

Quali sono le cause dell’infezione?

Queste contaminazioni sono causate da batteri presenti in maniera naturale nell’intestino che si trovano nelle vie urinarie (vescica, reni, uretra …). Il germe di E. coli è la causa della maggior parte delle infezioni del tratto urinario.

È impossibile proteggersi completamente da una infezione dolorosa delle vie urinarie ma le buone abitudini possono limitare i rischi:

  • bere molta acqua;
  • non trattenersi e urinare regolarmente per evitare l’accumulo di batteri nella vescica;
  • non squilibrare la flora vaginale e usare saponi a pH neutro;
  • urinare dopo un rapporto sessuale.

Bisogna consultare un medico?

È necessario fissare un appuntamento con il medico di famiglia. In caso di fattori di rischio, è necessario programmare una consultazione di emergenza:

  • se hai il diabete;
  • se sei incinta;
  • se sei maschio;
  • se si tratta di una recidiva (più di quattro infezioni del tratto urinario all’anno);
  • se soffre di un’anomalia funzionale o anatomica delle vie urinarie.

Se non trattata, un’infezione del tratto urinario può causare insufficienza renale o sepsi.

Le donne sono più inclini alle infezioni del tratto urinario?

Sì. Secondo uno studio condotto dagli Ospedali universitari di Ginevra, circa il 50% delle donne soffre di quest’infezione almeno una volta nella vita. Il motivo? L’uretra, che è più corta nelle donne, facilita il passaggio dei batteri.

La situazione è più preoccupante per gli uomini. I trattamenti sono più lunghi e le complicanze più frequenti, soprattutto se l’infezione arriva fino alla prostata.

Cura

Tutto dipende dai batteri coinvolti. Un test delle urine (chiamato anche test citobatteriologico) aiuta a determinare la fonte dell’infezione e da qui deriva l’uso degli antibiotici più idonei.

Tuttavia, se i sintomi persistono alla fine del trattamento, è necessario consultare di nuovo un medico.

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