Coronavirus: quali sono i sintomi neurologici che provoca il Covid-19?

Febbre, tosse, difficoltà respiratoria, perdita del gusto o dell’olfatto: in questi mesi di emergenza per il Coronavirus, gli studiosi ci hanno permesso di scoprire che, quando si parla di sintomi dell’infezione da SARS-CoV-2, si chiama in causa una varietà di manifestazioni molto ampia.

A New York, alcuni medici che hanno trattato pazienti affetti da nuovo Coronavirus hanno notato un sintomo particolare: molti dei soggetti appena ricordati sperimentano confusione mentale a livelli tali da non riuscire a rispondere a domande semplicissime (relative per esempio all’anno corrente).

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Convulsioni e ictus

Questa perdita di consapevolezza relativa ad aspetti della propria vita quotidiana può essere, a detta degli esperti, il segnale di una mancanza di ossigeno a livello ematico. In alcuni casi, però, la confusione manifestata da diversi pazienti è risultata sproporzionata rispetto al livello di compromissione dei polmoni.

Ciò, in ogni caso, solleva interrogativi in merito all’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 sul cervello e sul sistema nervoso. Secondo uno dei primi studi sull’argomento – un lavoro di ricerca i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Jama – diversi pazienti ospedalizzati presentavano sintomi di natura neurologica.

Lo studio in questione ha preso in esame nello specifico la situazione di 214 pazienti osservando, nel 36% circa di essi, sintomi come agitazione, convulsioni, ictus. Interessante a tal proposito è anche uno studio pubblicato sulle pagine del New England Journal of Medicine e condotto da un team di medici di Strasburgo.

I professionisti in questione hanno rivelato che il 58% circa dei pazienti finiti in terapia intensiva manifestava stati confusionali. Hanno inoltre fatto presente che le scansioni cerebrali hanno rivelato possibili infiammazioni.

Il Dottor Andrew Josephson, capo del dipartimento di neurologia dell’Università della California, ha fatto presente che chi si sente confuso o incontra problemi a elaborare pensieri compiuti dovrebbe consultare un medico.

L’esperto ha specificato che l’adagio secondo il quale bisognerebbe chiedere un aiuto medico quando ci si accorge di avere problemi di fiato non è più così valido. Il virus, come afferma il Dottor Michael Toledano della Mayo Clinic, può infatti colpire il cervello in due modi. Il primo chiama in causa l’innescarsi di una risposta immunitaria anormale attraverso la tempesta di citochine infiammatorie (si parla nello specifico di encefalite autoimmune). Il secondo, invece, colpisce il cervello in maniera diretta innescando un’encefalite virale.

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