Coronavirus, le parole del virologo Di Perri: “Mesi più complicati dopo la seconda guerra mondiale”

“Saranno i due mesi più complicati dopo la seconda guerra mondiale per il nostro Paese”: queste le parole utilizzate ieri dal Dottor Giovanni di Perri, virologo di punta dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, il punto di riferimento nel capoluogo pugliese per quanto riguarda la gestione del nuovo Coronavirus.

L’esperto ha detto la sua poche ore prima della presentazione del Dpcm dedicato alle misure straordinarie per il contenimento dell’emergenza epidemiologica del Coronavirus. Di Perri ha posto l’accento sulla necessità di concretizzare una strategia complessiva di Stato finalizzata a limitare il contagio.

A suo dire, quest’ultimo non si arresterà in questa fase. Per rendere chiara la sua posizione ha fatto il paragone con la provincia cinese di Hubei, dove il numero di contagi è stato molto alto nonostante le misure di domiciliazione forzata di tutti i cittadini, inapplicabili in Italia.

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Le parole del virologo

“Dobbiamo affidarci a chi ha le competenze”: queste le parole del virologo del nosocomio piemontese, che ha sottolineato anche la possibilità di scegliere una strategia diversa tra Nord e Sud Italia. Lo stesso vale, a suo avviso, quando si parla degli approcci di Italia, Francia, Germania e Spagna. Questi ultimi tre Paesi, secondo quanto ricordato da Di Perri, vedranno nei prossimi giorni un dilagare dei contagi.

L’esperto, che ha parlato con i giornalisti di alcune tra le principali testate del Paese (p.e. Corriere Fatto Quotidiano) ha posto l’accento anche sul fatto che, oggi come oggi, la situazione di Torino è affine a quella di Milano otto giorni fa, quando il capoluogo lombardo iniziava ad affrontare con misure concrete l’emergenza Coronavirus.

Anche se la situazione appare oggettivamente poco rassicurante, il Dottor di Perri ha esortato a non perdere la calma. Come poco fa ricordato, ha evidenziato le caratteristiche comuni tra la situazione di Milano e quella di Torino, specificando che il capoluogo piemontese è un grosso centro urbano che si trova in una Regione fortemente industrializzata, tra l’altro confinante con la Lombardia.

Di Perri ha confermato che i soggetti più a rischio sono gli anziani, sottolineando la necessità di tenerli il più possibile lontani da fonti di contagio, ossia altri esseri umani, limitando, per quanto si riesce, la loro permanenza in luoghi pubblici.

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