Caso bizzarro, paziente “ascolta” la voce del suo tumore al cervello

AB è una donna inglese, sposata e madre, che nell’inverno del 1984, quando stava leggendo, una voce nella sua testa le parlò: “Per favore, non avere paura. So che potrebbe essere scioccante sentirmi parlare con te in questo modo ma è il modo più semplice che ho trovato. Io e il mio amico lavoriamo al Children’s Hospital di Ormont Street e vogliamo aiutarti”.

AB fu sconvolta. Conosceva quell’ospedale pediatrico di Londra ma non ci aveva mai messo piede. Inoltre, i suoi figli erano in buona salute, per cui non aveva motivi validi per andarci.

Un’altra voce aggiunse: “Per dimostrarti che siamo sinceri, vorremmo che verificassi le seguenti tre informazioni”. E tutte e tre le informazioni erano corrette. Convinta che stesse perdendo la testa, AB consultò urgentemente uno psichiatra: il dottor Ikechukwu Obialo Azuonye, ​​psichiatra dell’Unità di salute mentale per adulti del SSN di Londra che trascrisse questo insolito caso clinico in un’edizione del BMJ, pubblicata nel 1997.

Lo psichiatra diagnosticò una psicosi allucinatoria funzionale e prescrisse la tioridazina, un antipsicotico usato per curare la schizofrenia.

Con grande sollievo di AB, le voci nella sua mente tacquero poche settimane dopo il trattamento. Tuttavia, mentre si trovava in vacanza con la famiglia, le voci tornarono e la pregarono di tornare a Londra, con tanto di indirizzo.

Con suo marito, AB fece il viaggio in macchina e si recò davanti al reparto di imaging medico di un ospedale di Londra. Le voci le dicevano che aveva un tumore al cervello.

Di conseguenza, il dottor Ikechukwu Obialo Azuonye insisté affinché la paziente si sottoponesse a una TAC, nonostante l’assenza dei sintomi tipici. Tuttavia, le scansioni confermarono le allucinazioni uditive di AB: un meningioma di 6 per 3 centrimetri alloggiato sul cervello di Lino, una membrana che separa i due emisferi del cervello.

AB si sottopose all’operazione e rivelò che, una volta sveglia, le voci le mandarono un ultimo messaggio: “Siamo stati felici di aiutarti. Arrivederci”. E d allora non ebbe mai allucinazioni uditive.

Questo caso, presentato in una conferenza sui disturbi psichiatrici, alla presenza di AB, suscitò molto dibattito tra i professionisti. Alcuni lo videro come un caso di telepatia con due persone che avevano che soffriva di un tumore. Gli scettici, invece, parlarono di un’invenzione contorta di una paziente che conosceva la sua diagnosi prima di arrivare in Inghilterra, così da richiedere un trattamento gratuito del Sistema Sanitario. Altri, invece, pensarono che la donna debba avere sentito qualcosa di anormale nella sua testa a causa del tumore con la materalizzazione conseguente della paura in allucinazioni uditive.

Per Ikechukwu Obialo Azuonye, ​​la totale scomparsa dei sintomi psichiatrici dopo l’operazione dimostra che erano direttamente collegati al tumore come se quella voce fosse del tumore stesso…

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